Il presidente dei gialloblu, dopo tre anni di fallimenti, ha deciso di lasciare la squadra (piena di buffi) al miglior “magnate”. Poi è intervenuto tale Francesco Pistolesi, direttore generale, che ha fatto scoprire ai giornalisti “l’acqua calda”
VITERBO – Ieri mattina si è svolta, presso lo stadio Rocchi di Viterbo, la conferenza stampa di commiato del presidente della Viterbese, Arturo Romano.
Purtroppo non siamo potuti essere presenti a questa “goliardata” messa in scena dal patron della società gialloblù. La sua ironia “anglosassone” è stata pari a quella della carta vetrata al posto di quella igienica.
Viterbo e il popolo gialloblù hanno conosciuto tanti presidente. Migliori e peggiori di Romano. Proprio per questo la sua ironia non è piaciuta. Offensiva e fuori luogo.
Se l’è presa con un funzionario dell’Agenzia delle Entrare di Viterbo del quale ha fatto anche il nome (Enrico Moreschini) colpevole di controllare la regolarità dei conti delle sue società. Invece di far credere ad un’azione di disturbo avrebbe dovuto spiegare le sue alchimie con il credito d’imposta che, giustamente, hanno fatto scattare l’allarme all’ente di controllo.
Avrebbe dovuto parlare di come ha gestito e sta gestendo il forte indebitamento con Iva e Inps (rateizzazioni o cos’altro). Di oltre 40mila euro di tamponi ancora da pagare alla Asl di Viterbo. Sarebbe stato carino da parte sua far vedere i bilanci per evitare inutili polemiche. Però abbiamo scoperto che ha chiuso la stagione 2021/22 spendendo solamente 500mila euro. Gli è andata di lusso insomma.
Ha spiegato ai presenti che gli interventi di drenaggio al campo da gioco dell’Enrico Rocchi sono costati 300mila euro e sono stati possibili grazie al contributo pagato, quello sì, dal Monterosi Calcio. Con 300mila euro che drenaggio hanno adottato, quello di Guerre Stellari?
Poi è stata la volta del direttore generale, Francesco Pistolesi. Per lui un grande passato sportivo ad Arce ed icona del calcio nientepopodimeno che col Morolo.
Lui ha bacchettato i giornalisti che scrivevano le indiscrezioni dello spogliatoio. Che fornivano informazioni preziose alle squadre avversarie in grado di mettere in difficoltà la squadra. Beh, visti i risultati ottenuti dopo aver adottato le “sue” precauzioni era meglio il contrario. Però è così. Forse ad Arce e col Morolo la censura deve aver funzionato. Dobbiamo avvisare i colleghi di Corriere dello Sport, Gazzetta e TuttoSport che se Pistolesi dovesse approdare ad una squadra di Serie A o B per loro il lavoro è finito e le decine di pagine attualmente fitte di indiscrezioni, gossip e attualità non potranno più scriverle.
Se veramente vuole bene alla Viterbese (cosa della quela dubitiamo fortemente) lo invitiamo a rendere pubblici i conti veri, non le chiacchiere da presidente del Borgorosso. Tanto per dirne una, dica quanto le sue aziende hanno fatturato alla Viterbese Calcio per sanificare le tribune.
I saluti, caro “Romano“, sono stati apprezzati da tutti perché si vede lontano un chilometro che lei non è un uomo di sport. Sarà interessante vedere anche le fatture degli sponsor. Insomma, c’è tanto da vedere e che ben venga il controllo dell’Agenzia delle Entrate che, in questo caso, andrebbero supportato anche dalle Fiamme Gialle.
Infine, dovrebbe avere più rispetto dei tifosi. Non hanno fatto mai mancare il loro supporto. Nonostante tutto. I tifosi vogliono vedere la squadra vincere. E’ ovvio. Ma anche quando perde e quest’anno ha perso davvero tanto, non hanno mai smesso di cantare.
Questa la conferenza stampa di ieri pubblicata sui social dalla Viterbese: