Simona Navarra: “Nel nulla, la presenza di Dio e il valore degli ultimi”
TERNI – Se ne è andato all’età di 83 anni Bernardino Greco, conosciuto da tutti come fra Bernardino. Trentuno anni fa iniziò il suo percorso che permise alla Romita di ‘rinascere’. Un luogo di pellegrinaggio, culto ma anche di riflessione dove tanti fedeli si sono ritrovati, nel corso di questi anni. Tanti i viterbesi che si sono rivolti a lui per trovare momenti di pace e conforto nel “nulla”, ma nella presenza divina, proprio come ricorda Simona. “Tre giorni in un eremo, il nulla intorno, forse il tutto. Si il tutto. Boschi, monti, aria fresca e un clima di assoluta tranquillità e benessere. Niente acqua (secchi e taniche), niente luce. Tante volte ci siamo detti di tornare. Fra Bernardino, viveva di offerte, manteneva in piedi quell’eremo con le offerte dei pellegrini che passavano. Raccontava una parabola ogni sera, nella piccola cappella. Due cani che lo seguivano, ogni passo, ascoltavano le sue parole distesi a fianco dell’altare, e poi si cenava. Gli ultimi che arrivavano, erano i primi a servirsi il cibo. Alle sei del mattino, ci svegliava, passando nei corridoi delle celle con uno strumento stranissimo. Una strana melodia, dai toni dolci che faceva eco in ogni angolo e muro e usciva dalle finestre in piena armonia e sintonia con tutto ciò che era fuori. Ci ha raccontato la vita e gli aneddoti di San Francesco davanti al tramonto in un Belvedere naturale del bosco E suonava anche lì lo strumento. Potrei scrivere tutta la notte, di questo frate “anarchico”. Non basterebbe“.