Una trasmissione con un format unico, in più di 30 anni ha tenuto giovani e non, uomini e donne attaccati agli schermi con gli intriganti e frizzanti itinerari di Maurizio Rossi intervistato da noi a “La Valle del Marta”
TARQUINIA – Proprio così, chi di noi, facendo zapping non si è almeno una volta imbattuto nella storica trasmissione? Ragazze bellissime, vestiste con gusto, che non fanno le modelle ma vivono energicamente itinerari in tutto il mondo, facendo viaggiare soprattutto la fantasia dello spettatore, che viene trasportato in mirabolanti esperienze, qualche volta anche al limite della pericolosità, ma sempre oltre quello della curiosità.
L’ideatore è Maurizio Rossi, ex pilota Rally, fotografo e patron di “Donnavventura”, lo abbiamo incontrato al Valle del Marta a Tarquinia e approfittato per porgli qualche domanda.
Guardando la televisione italiana, esistono su ogni canale tantissimi doppioni di documentari che raccontano i territori e le relative peculiarità̀, tutte più̀ o meno con lo stesso format (es. “Sereno Variabile”, “Melaverde”, ma anche documentari come “alle Falde del Kilimangiaro”, “Gulliver”, potrei citarne decine). Sebbene l’indubbio successo, in più̀ di 30 anni di vita di “Donnavventura”, nessuno ha copiato il format, secondo lei perché́?
Forse qualche tentativo di copiare il format c’è stato, ma niente di rilevante o memorabile.
“Donnavventura” non è facile da replicare perché la sua formula va bene, e soprattutto va oltre il vedere un gruppo di ragazze in viaggio. Le protagoniste vengono coinvolte anche nella produzione del programma, fatto del tutto unico e decisamente anomalo: non sono delle semplici conduttrici ma delle vere e proprie reporter di viaggio, sempre pronte a scoprire, raccontare, interagire con le persone del posto e, soprattutto, mettersi in gioco.
Abbiamo letto molto su di lei, e avuto l’occasione di incontrarla e vederla in azione al Valle del Marta. Una delle cose che è spesso sottolineata dalle ragazze negli innumerevoli articoli online, in modo positivo ovviamente, è la sua rigidità̀ nel coordinamento del gruppo, tanto da far diventare questa particolarità̀ una vera e propria caratteristica del format “Donnavventura”.
Se questo dovesse essere considerato, per così dire, un metodo, secondo lei da cosa deriva? (esigenza di lavoro, formazione professionale, carattere…)
“Donnavventura” ha sempre affrontato viaggi lunghi e impegnativi, con team rinnovati di anno in anno, e l’avere regole ferree, uguali per tutti, è l’unico modo per mantenere l’ordine e la disciplina, necessarie per lavorare in modo produttivo e viaggiare in sicurezza.
“Donnavventura” ha indubbiamente girato il mondo in lungo e in largo, oggi più̀ in Italia, raccontando le indubbie bellezze di uno dei Paesi più̀ belli al mondo: è una scelta strategica o è il pubblico che lo ha richiesto?
Abbiamo fatto di necessità virtù, ci è sembrato logico viaggiare in Italia in questi anni in cui andare all’estero era complicato, il pubblico ci ha seguito con ugual interesse, premiando la nostra scelta.
“Donnavventura” è una trasmissione destinata solo al pubblico italiano o viene trasmessa anche in altri paesi e in altre lingue?
Per ora solo in italiano, ma è presente sulle piattaforme internazionali di Rai e di Mediaset, per gli italiani nel mondo.
La sua creatività̀ è indubbiamente una delle sue più̀ note caratteristiche, che lascia tutti sempre attenti ad ogni piccolo segnale. Una domanda che spero mi concederà̀ e che stuzzicherà̀ i curiosi appassionati di “Donnavventura”: potrebbe annunciarci, anche sommariamente, qualche indiscrezione sul futuro di “Donnavventura”?
L’evoluzione dei media ci porterà ancora una volta ad essere al passo coi tempi ma con qualche sorpresa.
Le quattro ragazze di oggi, Laura, Giorgia, Chiara e Laura, sono di una straordinaria bellezza, tuttavia la cosa che di più mi ha colpito di loro è la compostezza, stare al loro posto con eleganza e serenità non è certo una caratteristica che tutti hanno, e qui mi viene in mente quello che mi ha detto Maurizio nella seconda domanda!
Ovviamente non vediamo l’ora di fare loro qualche domanda:
Laura, è sicuramente un privilegio per una giovane donna, far parte del programma “Donnavventura”: hai dovuto rinunciare a qualcosa per parteciparvi?
Partecipare a “Donnavventura”, è assolutamente un privilegio, un’esperienza unica nel suo genere, emozionante e gratificante e che porterò con me per il resto della vita.
Per parteciparvi non ho rinunciato a nulla, mi sono organizzata bene con gli studi e i vari impegni e tutto si è incastrato alla perfezione nel corso di questi anni. Il termine “rinuncia” ha una accezione negativa che non rispecchia questa realtà, ho vissuto un’avventura che mi ha arricchito sotto tutti i punti di vista, professionali e non solo, e forse sarebbe più corretto dire che non potrei mai più rinunciarvi!
Giorgia, l’esperienza di “Donnavventura” è sicuramente una di quelle che è in grado di cambiare il futuro di una persona e forse anche i programmi di vita, che ne dici?
L’esperienza di “Donnavventura” sicuramente ti segna.
Più che cambiare il futuro di una persona, dipende dal tipo di obiettivi che ognuno di noi si prestabilisce nella vita, cambia il tipo di visione della vita e quindi, di conseguenza, del futuro. Cambia il modo di approcciarsi alla realtà.
Per riassumere, si potrebbe dire che “ti fa diventare più efficiente, più risolutiva… più sveglia” e questo serve sempre nella vita, contro qualsiasi tipo di difficoltà che si presenterà. Poi ognuno di noi sceglie la propria strada, ma ciò che accomuna le “Donnavventura” é proprio questo, la capacità di affrontare i problemi nella maniera più perspicace ed efficiente possibile.
Laura T., cosa vorresti dire alle ragazze che stanno per intraprendere questa straordinaria esperienza?
Alle ragazze che inizieranno quest’esperienza consiglierei di viverla appieno, lasciando fuori ogni preoccupazione e dubbio. È un’avventura che vi cambierà profondamente, che vi darà modo di superare i vostri limiti e di immergervi nel pieno di una produzione televisiva, non una cosa da tutti i giorni insomma. Quindi vivete ciò che vi aspetta con propositività, entusiasmo, voglia di fare e mettervi in gioco, assaporando ogni secondo della vostra esperienza con “Donnavventura”.
Francesca, “Donnavventura” vista da spettatore, è sicuramente diversa da come la vive un partecipante, come puoi commentare questa constatazione?
Potrebbe essere più o meno la stessa differenza che c’è tra il mangiare un gelato in una giornata di sole e il guardare gli altri che lo fanno… Quando viaggiamo con “Donnavventura” cerchiamo di raccontare le cose che viviamo in maniera coinvolgente, in modo che chi ci guarda da casa possa sentirsi coinvolto e partecipare delle nostre emozioni. Naturalmente tra il fare qualche cosa e il vedere altri che lo fanno c’è un abisso, però cerchiamo di coinvolgere lo spettatore nel nostro mondo, regalandogli un po’ di leggerezza, di svago e di sogno.
Ora non ci resta che guardare la trasmissione che, da quest’anno, andrà in onda tutte le domeniche su RAI 2 dalle ore 12:15.
Giorgia Pusceddu