La candidata, che sarà al ballottaggio il 26 giugno, risponde alla competitor Alessandra Troncarelli
VITERBO – Riceviamo e pubblichiamo – Sull’amore per Viterbo non accettiamo lezioni. L’atto d’amore per Viterbo è dimettersi da assessore regionale prima di sapere se si sarà eletti o meno. Questo significa donarsi alla città. Perché la candidata Troncarelli non dichiara prima cosa farà in caso di sconfitta? Sceglierà di stare all’opposizione in consiglio comunale, come abbiamo fatto noi per 10 anni, portando avanti le istanze e gli interessi dei cittadini, oppure ripiegherà sulla comoda poltrona regionale? Visto che, citando parole virgolettate, alla candidata “non serve una poltrona perché ce l’ha già”, immagino che ai viterbesi importi sapere quale delle due pesa di più.
Nel frattempo, continuano le passerelle di notabili romani, utili a occupare la vuotezza di contenuti e di idee di chi pensa che governare sia solo occupare spazi politici, che vengono a dirci che Viterbo ha bisogno di essere difesa. L’unica cosa dalla quale Viterbo deve essere difesa è la partitocrazia: Viterbo deve essere difesa dai politici regionali e nazionali che usano il territorio come una pedina dei propri giochi di potere, sulla pelle dei cittadini, senza conoscere la città, senza rispettarla, senza valorizzarla, ma usandola strumentalmente per i propri fini.
L’atto d’amore per Viterbo è smettere di portare a Viterbo i rifiuti romani, e su questo né Zingaretti, né Troncarelli né tantomeno il Consigliere Regionale Panunzi hanno mai difeso il territorio.
Quindi, dov’è l’amore per la città?
Chiara Frontini
Candidata Sindaco Patto Civico