Dal palco lancia l’idea del Festival della Tuscia attraverso i borghi
VITERBO – Tra gli ultimi incontri elettorali, quello di ieri sera con Vittorio Sgarbi che ha incontrato i cittadini a fianco alla candidata sindaco Chiara Frontini. In piazza, sostenitori e curiosi hanno ascoltato le parole del critico (d’arte), che da sempre riesce a catalizzare su di sé attenzione e curiosità.
E’ Frontini a fare gli onori di casa e dare qualche spiegazione: “Una delle alleanze più chiacchierate. Siamo qui per presentare l’uomo, il professionista, il critico d’arte, il politico e le sue potenzialità. Vittorio si donerà alla città e starà al nostro fianco gratis, anzi porterà anche sponsor. Se vogliamo far uscire Viterbo da porta Faul dobbiamo affiancare teste e cuori che abbiano valore aggiunto, questo è Sgarbi. Una testa libera e pensante che potrà solo fare del bene alla città”.
Sgarbi ricorda i suoi primi trascorsi nella Tuscia e la voglia di farla rinascere attraverso la Bellezza.
“Era il 1970 quando venni con i miei genitori la prima volta a Civita di Bagnoregio, poi ho sempre continuato a frequentarla e oggi come sapete sono sindaco di Sutri. Avete dei borghi meravigliosi sui quali puntare per dare vita ad un Festival della Tuscia, con noi al governo cittadino realizzabile anche quest’anno, che comprenda Gallese Caprarola, Bomarzo e il Sacro Bosco, la torre di Pasolini a Chia e ancora altri. La città risponde, basta accendere la fiamma e potremo superare anche il festival di Spoleto. I sindaci arrivati dopo Gabbianelli non si sono resi conto che la città è sepolta, dobbiamo assolutamente farla risorgere. E io ho scelto la persona giusta, che merita di essere premiata per tenacia, libertà, buona volontà. Chiara è forte! Chiara è forte! Chiara è forte! Ha forza e coraggio e io con lei ”. Lo ripete per ben tre volte con grinta, e aggiunge “torniamo a dare dignità e orgoglio a Viterbo, togliamolo dai giochi di palazzo e passeremo dalla miseria alla nobiltà”.
b.f.