CIVITAVECCHIA – “L’Amministrazione ha preso in carico fin dal 30 giugno la determina dirigenziale con la quale la Regione Lazio, in maniera del tutto irrituale, ha espresso il parere favorevole di VIA relativo all’impianto di biodigestione anaerobica in località Monna Felicita.
Stiamo valutando, nell’ambito della più ampia strategia difensiva, l’opportunità e la eventuale possibilità di impugnare anche questo provvedimento, che è un atto interno all’iter e non la determina conclusiva di autorizzazione dell’impianto, che sarà certamente impugnata non appena verrà emessa. D’altro canto il Comune ha già avviato l’opposizione al provvedimento della Regione conclusivo della conferenza dei servizi che ha autorizzato l’opera connessa al biodigestore, cioè il metanodotto”.
“In senso più ampio, facciamo rilevare che il meccanismo messo in piedi dalla Regione Lazio è sempre quello di gravare le periferie provinciali di oneri cui avrebbe dovuto provvedere la Capitale, vessando i cittadini di tutti gli altri territori dei costi in termini di servitù ed anche di tasse.
Infatti, con l’approvazione di una legge regionale abbastanza lacunosa e contraddittoria, la Regione pone a carico dei Comuni un importante balzello funzionale a coprire lauti stipendi (equiparati al Sindaco di Città Metropolitana) per il consiglio di amministrazione degli Enti di gestione (Egato) che nella tariffa rifiuti inseriranno a carico dei cittadini i costi del cda e della struttura, che avrà poteri di decidere nei Comuni l’operatore che si occuperà della raccolta, le modalità della raccolta e le aree su cui realizzare impianti di trattamento e smaltimento dei rifiuti.
I Comuni di fatto saranno così spogliati di tutte le loro prerogative, a favore di enti governati da soggetti nominati dalla politica, perdendo ulteriore possibilità di tutelare i propri cittadini rispetto ad una programmazione che vede sempre penalizzati i territori ai confini dell’Impero”.
“Per questi motivi ci opporremo in tutte le sedi alla visione scellerata della Regione Lazio in ordine al tema rifiuti, rispetto al quale la città di Roma ancora oggi (a distanza di un anno dall’insediamento del nuovo Sindaco) non è riuscita ad attivare la raccolta differenziata e versa in condizioni precarie sotto il profilo igienico-sanitario, a differenza degli altri Comuni che hanno invece provveduto da anni ad applicare principi di economia circolare, oltre che di civiltà.
Quindi per ogni procedura promuoveremo tutti i ricorsi possibili e immaginabili e siamo pronti a qualsiasi tipo di iniziativa per dimostrare le ragioni del No al biodigestore”. Così il Vicesindaco di Civitavecchia, Manuel Magliani, il capogruppo Mirko Mecozzi e le consigliere Barbara La Rosa e Roberta Morbidelli della Lista Tedesco.