L’aiutante portiere descritto da Luciano De Crescenzo in “Così parlò Bellavista” riprodotto fedelmente dalle due assessore grilline che, nonostante la crisi di governo provocata dal loro leader e causata dal termovalorizzatore romano, rimangono saldamente incollate alla loro poltrona
ROMA – Il grande Luciano De Crescenzo, nel suo film “Così parlò Bellavista”, presentava il suo aiutante portinaio descrivendolo: “una figura mitica, per metà uomo e per metà sedia”, questo perché il soggetto in questione non lasciava mai la sua sedia, che era diventata ormai parte del suo corpo.
Roberta Lombardi, assessore alla transizione ecologica, e Valentina Corrado, assessore al turismo della giunta Zingaretti, da marzo 2021 sono entrate nella maggioranza giallorossa regionale. Rimanendo incollate alla poltrona anche quando tutto faceva pensare il contrario.
Sono uscite indenni da una campagna elettorale che ha visto il partito del loro Presidente sostenere convintamente il candidato sindaco (poi eletto) Roberto Gualtieri, mentre il loro leader di partito sosteneva convintamente Virginia Raggi, proprio contro l’ex ministro. Neanche una parola durante lo scontro politico tra la vecchia e la nuova amministrazione capitolina.
Ad aprile di quest’anno, poi, la seconda bomba che poteva buttarle giù dalla poltrona con l’annuncio di Gualtieri che ha scelto di dotare Roma di un termovalorizzatore. Invece niente, sono rimaste lì, al loro posto, nonostante le feroci polemiche tra il partito di cui fanno parte (M5S) e il Partito Democratico.
Ancora nulla quando Zingaretti e l’assessore ai rifiuti, Massimiliano Valeriani, hanno dichiarato convintamente di essere d’accordo con la scelta di Gualtieri. Ogni tanto qualche dichiarazione di facciata per far vedere che ancora esistono e sono devote a Giuseppe Conte, ma l’attack (in senso di mastice) sulla poltrona resiste nonostante le oscillazioni.
In questi giorni, però, la differenza di vedute tra PD e M5S è arrivata al punto di non ritorno, tanto da causare la crisi del governo Draghi. Tra le principali cause c’è proprio la scelta del governo, nel DL Aiuti, di assegnare al sindaco di Roma i poteri speciali per autorizzare la costruzione del termovalorizzatore.
Una crisi di cui parla tutto il mondo ma che continua a vedere Roberta Lombardi e Valentina Corrado ancora attaccate alle poltrone assegnate poco più di un anno fa da Nicola Zingaretti.
Per assecondare il M5S, che ha sempre detto di no a nuovi impianti e no al termovalorizzatore a Roma, il PD ha fatto approvare un Piano Rifiuti inadeguato tanto che, per realizzare l’impianto voluto da Gualtieri, il governo Draghi ha dovuto inserire nel decreto i poteri speciali per quest’ultimo.
Il Movimento 5 Stelle e il suo leader Conte hanno aperto la crisi di governo basando le loro scelte su un principio irrinunciabile: il NO al termovalorizzatore a Roma.
Se le due assessore regionali avessero un minimo di dignità si dimetterebbero oggi stesso, ma la “mitologia” per la poltrona probabilmente gli impedisce di avere questo sussulto. Allora la palla passa a Zingaretti che, se dimostra almeno per una volta di avere un po’ di coerenza, dovrebbe mandare a casa le due grilline.
Altrimenti, parafrasando De Crescenzo, potremmo dire di loro: “sono due figure mitiche, per metà umani e per metà poltrone”, che dà meglio l’idea e strappa un sorriso per non piangere.