VITERBO – La nota dei consiglieri comunali in quota Lega, Claudio Ubertini e
Andrea Micci su quanto accaduto nell’ultimo consiglio comunale: “Dopo l’approvazione dell’ordine del giorno con cui la sindaca Frontini, insieme a tutta la sua maggioranza e alla consigliera di opposizione Luisa Ciambella, chiedono di ripetere la votazione dei soci di Talete che si è tenuta il 10 giugno 2022, ci attendiamo di vederla andare fino in fondo, altrimenti dovremmo pensare che quella che si è svolta martedì 26 luglio 2022, nella solenne sala di Palazzo dei Priori, sia stata solo una sceneggiata propagandistica. Uno scampolo di campagna elettorale. Sicuramente la sindaca avrà, dunque, già individuato gli strumenti per poter chiedere e ottenere la ripetizione di una votazione che, per quel che ne sappiamo, dovrebbe essere avvenuta con tutti i crismi della regolarità e, dunque, della validità. Altrimenti perché presentare in consiglio comunale una proposta, quella di far ripetere il voto, non percorribile nella pratica? Non vogliamo nemmeno pensare, infatti, che la sindaca abbia chiesto la “fiducia” ai suoi consiglieri di maggioranza e a uno di opposizione, impegnando un intero consiglio comunale, solo per alzare un po’ di polverone su una tematica importante come l’acqua pubblica. E, dunque, attendiamo di vederla mettere in atto gli strumenti per ottenere la ripetizione della votazione, nella quale il comune di Viterbo potrà dirsi contrario all’ingresso di capitali freschi di un privato in una società che, nonostante ciò, resterebbe saldamente in mano pubblica. Subito dopo, ci attendiamo di sapere dalla sindaca ciò che, almeno noi della Lega, non abbiamo ancora sentito dirle: come intende trovare i soldi per consentire alla Talete di sopravvivere, in vista dell’imminente ingresso di altri 30 comuni entro settembre, di effettuare i necessari e non più rinviabili investimenti sulla rete idrica, sugli impianti di depurazione, e su tutto ciò che permetterà di far arrivare ancora l’acqua “pubblica” ai rubinetti della gente? Non accetteremo di sentirci ripetere proposte che finora non sono andate in porto, perché non percorribili. Non c’è più tempo per parlarsi addosso. Talete necessita di “soluzioni” attuabili, di soldi, non di parole: “Faremo, valuteremo, penseremo” non serviranno a far arrivare l’acqua nelle case della gente. Il lavoro di un amministratore è chiaro: amministrare. E Frontini non è più all’opposizione, ora governa la città, non può più andare avanti solo con la politica dei “no”. Per questo chiediamo alla sindaca Frontini: dove pensa di trovare i circa 40 milioni di euro che servono per continuare a garantire il servizio idrico dopo aver detto di no all’iniezione di capitali privati che, sottolineiamo, non farebbero comunque venire meno la gestione pubblica dell’acqua, a favore della quale ci siamo sempre schierati? In proposito, le chiediamo, quindi, se e quante risorse del comune di Viterbo intende mettere in bilancio per ricapitalizzare Talete. Il tempo della propaganda è finito, ora è il momento dei fatti. È ora”. Concludono i due consiglieri.