Non rispettare le regole e chi ama questo sport è costato molto caro a due italiani
BOLSENA – Sulle sponde del lago di Bolsena ci sono delle aree attrezzate per la pesca sportiva. Chi possiede una barchetta si diletta a farlo a poca distanza dalla battigia. Pescatori sportivi che hanno un codice d’onore. Rispetto delle acque e dei pesci che ributtano dentro dopo averli fatti abboccare.
Ci sono però i soliti furbi. Quelli che se ne fregano delle regole e non le rispettano.
Nelle prime ore del pomeriggio di oggi, nelle acque prospicenti il ristorante “Riva Verde” di Bolsena, alcuni pescatori sportivi in barca hanno scorto due sub che praticavano pesca illegale muniti di muta, pinne e fucile da pesca ad elastico; cosa assolutamente vietata in queste acque e soprattutto in questo periodo.
Il pescatore sportivo ha iniziato a seguirli e, nel frattempo, ha avvisato le forza dell’ordine che hanno chiesto all’uomo di tenere d’occhio i due “furbetti” fino a quando non fossero arrivati loro in suo supporto.
I due sub quando si sono accorti di essere stati “pizzicati” hanno cercato di darsela a gambe (o meglio a colpi di pinna) ma prima hanno trovato i colleghi pescatori, quelli veri, che gli hanno impedito la fuga fino a quando sono arrivati sul posto i carabinieri del nucleo forestale della locale stazione che li hanno presi in consegna.
I militari dell’arma li hanno identificati e denunciati a piede libero per pesca fraudolenta e illegale oltre ad averli pesantemente sanzionati nella speranza che questo possa dissuadere i tanti predatori “umani” delle acque del lago che continuano a violare le regole e leggi.