La squadra di Italexit cresce di giorno in giorno, e in vista delle prossime elezioni sono in tanti – anche nomi di spicco – che scelgono di salire sulla nave capitanata da Gianluigi Paragone.
Dopo le adesioni di Consuelo Locati, avvocato delle famiglie delle vittime del Covid della bergamasca, il dottor Frajese, in prima linea per la verità sui vaccini e sulla gestione antiscientifica della pandemia, e di Stefano Puzzer, leader delle proteste No Green pass, ora ad annunciare la sua candidatura con Italexit è Paolo Bianchini, leader del movimento Mio Italia che rappresenta tantissimi ristoratori e albergatori italiani, una delle categoria più colpite dalle folle norme di Conte, Draghi e Speranza. Annuncia Bianchini: “IO NON DIMENTICO e per questo ho accettato l’invito di Gianluigi Paragone a candidarmi al Senato nel plurinominale di Napoli”.
Scrive Bianchini in una nota: “La mia categoria ha attraversato due anni bui e interminabili. Due anni nei quali ci hanno chiusi dalla sera alla mattina e abbiamo dovuto regalare o buttare alimenti acquistati. Due anni di decreti che hanno mortificato lavoratrici e lavoratori. Due anni nei quali hanno mandato in fumo sacrifici di una vita intera. Due anni dove ci hanno dipinto come evasori, sfruttatori e delinquenti. Abbiamo fatto di tutto per sottoporre all’attenzione del governo e dell’opinione pubblica le problematiche che il mondo dell’ospitalità stava attraversando”.
Continua Bianchini: “Ci hanno solo sbattuto porte in faccia usando cinicamente la nostra divisione. Hanno parlato solo con le associazioni di categoria che erano prone ai diktat dei vari governi. Ora è arrivato il momento di servire il conto a questi signori che hanno favorito le multinazionali e fatto terra bruciata delle nostre eccellenze italiane. Io ci metto la faccia e fino all’ultimo respiro difenderò la mia categoria dall’attacco finale della finanza speculativa sul turismo italiano”.
L’appello finale di Bianchini in vista delle elezioni del 25 settembre è quindi chiaro: “Ai ristoratori e albergatori italiani chiedo un sostegno vero, concreto e soprattutto motivato per difendere insieme l’enogastronomia italiana e il suo enorme indotto. Mai domi”.