Civitavecchia – L’album del passato ci ricorda la famiglia Marrani

L’attuale Sandro Giglio erede dell’anarchico bombarolo che assaltò la sede del Fascio Littorio in piena Marcia su Roma

CIVITAVECCHIA – Nella città di Traiano è facile imbattersi in personaggi con una storia più o meno conosciuta ma decisamente particolare.

Una vecchia foto uscita da un album di ricordi ci ha riportato alla mente una delle storiche famiglie della Città di Traiano, i Marrani.

Il primo cenno storico sulla famiglia Marrani è quella delle gesta di Giglio, anarchico nato nel 1903 e ucciso nell’ottobre del 1934.

Di mestiere facchino e commerciante, si distinse come attivo anarchico fra gli Arditi del popolo della sua città: ad esempio nell’ottobre 1922, in piena Marcia su Roma prese parte all’assalto della sede del Fascio locale. Venne più volte arrestato e ammonito; trascorse gli ultimi anni in grande precarietà economica.

Era il 26 settembre 1927 quando ben 38 antifascisti furono condannati dalla Commissione provinciale al confino di polizia, con condanne che variavano dai due ai cinque anni. La motivazione era “Antifascisti di Civitavecchia di varie correnti politiche, tra cui numerosi ex arditi del popolo, tengono riunioni, organizzano espatri clandestini, svolgono attività contraria al Regime“.

Giglio lasciò molto presto orfano il Giulio che fu costretto a crescere da solo tra le macerie di una Civitavecchia bombardata dagli Anglo-Americani.

Umili origini ma temperato alle avversità della vita, dopo aver sposato Vera, la donna della sua vita diede alla luce due figli Dino, scomparso prematuramente per un incidente stradale e Sandro Giglio attuale dirigente del Comune di Civitavecchia.

Dedicò la vita ai figli e con caparbietà e sacrifici enormi li fece laureare entrambi.

La foto che li ritrae insieme ha anche un qualcosa di viterbese. La cicatrice sulla fronte di Sandro Giglio che militò in diverse squadre della Tuscia compresa una breve parentesi alla Viterbese. Un gran calciatore ma senza testa, mezza la lasciò al Rocchi altrimenti avrebbe potuto giocare in campionati professionistici senza alcun problema.

Di questa famiglia, da oltre venti anni è rimasto solo Sandro Giglio al quale abbiamo voluto dedicare questo sintetico ricordo.