Caro energia. A rischio il Made in Lazio e 1 azienda su 10, tsunami su prezzi cibo
VITERBO – “Costi insostenibili – dice Pacifici – non possiamo più aspettare tempi della politica. Questi mesi sono fondamentali per le produzioni agricole tipiche del Made in Italy. Viterbo è la provincia più agricola del Lazio e dunque quella a risentire maggiormente di questa situazione”.
Coldiretti Lazio lancia l’sos per l’esplosione dei costi dell’energia, che stanno mettendo in ginocchio aziende e consumatori. Un appello rivolto all’attuale Governo per chiedere un intervento diretto necessario ad affrontare questa emergenza. A rischio c’è una filiera agroalimentare che nel Lazio conta circa 50 mila imprese e offre lavoro ad oltre 70 mila persone, di cui il 66% nel settore delle coltivazioni agricole e nella produzione di prodotti animali e servizi connessi, mentre il 29% nel lavoro industriale alimentare e delle bevande. Nella nostra regione il sistema agroalimentare rappresenta il 3% della ricchezza dell’intera economia regionale e contribuisce, con 6,3 miliardi di fatturato annui al 6% dell’Agrifood nazionale.
“La situazione è insostenibile – spiega il presidente di Coldiretti Viterbo, Mauro Pacifici – e non possiamo più permetterci di aspettare le elezioni e il nuovo Governo. Bisogna intervenire subito, così non possiamo andare più avanti. Questi mesi sono fondamentali per le produzioni agricole tipiche del Made in Italy e le eccellenze Made in Lazio. La nostra regione conta circa 430 specialità tradizionali (PAT), 16 DOP, 11 IGP, 1 STG e 36 vini a denominazione d’origine che tramandano la storia e la tradizione del nostro territorio.
Nelle campagne più di 1 azienda agricola su 10 (13%) è in una situazione così critica da portare alla cessazione dell’attività e ben oltre 1/3 del totale nazionale (34%) si trova comunque costretta in questo momento a lavorare in una condizione di reddito negativo per effetto dei rincari, secondo il Crea. “Viterbo è la provincia più agricola del Lazio – aggiunge Pacifici – e dunque quella a risentire maggiormente di questa situazione”. Dal gas ai barattoli, dal gasolio alle etichette, è in arrivo uno tsunami sui prezzi del cibo in Italia con un autunno caldissimo sul fronte economico con la produzione agricola e quella alimentare che in Italia assorbono oltre il 11% dei consumi energetici industriali totali. In agricoltura si registrano rincari che vanno dal +170% dei concimi al +90% dei mangimi al +129% per il gasolio fino al +300% delle bollette per pompare l’acqua per l’irrigazione dei raccolti.
Gli aumenti riguardano, però, l’intera filiera alimentare con il vetro che costa oltre il 30% in più rispetto allo scorso anno, si registra un incremento del 15% per il tetrapack, del 35% per le etichette, del 45% per il cartone, del 60% per i barattoli di banda stagnata, fino ad arrivare al 70% per la plastica, secondo l’analisi Coldiretti. “A causa dei rincari dell’energia e dei costi diretti e indiretti che devono sostenere le aziende – prosegue Pacifici – stiamo andando incontro ad un crack alimentare, economico e occupazionale che rischia di trascinare nel baratro anche la Dieta Mediterranea, che ha garantito benessere, salute, lavoro e ha sostenuto all’estero il cibo Made in Italy”. A rischio anche le lavorazioni per conserve, succhi e derivati: dagli ortaggi ai legumi, dal vino all’olio, dai salumi e prosciutti Dop ai formaggi, dal latte alla carne fino alla pasta, dalla frutta alle passate di pomodoro usate su tutte le tavole italiane e all’estero.
Si tratta di una bollette energetiche pesanti, nonostante nel tempo si sia verificato un contenimento dei consumi energetici grazie alle nuove tecniche e all’impegno degli agricoltori, per la maggiore sostenibilità delle produzioni, anche con l’adozione di tecnologie 4.0, per ottimizzare l’impiego dei fattori della produzione.
“L’Italia è un Paese deficitario che importa il 64% del proprio fabbisogno di grano e il 53% del mais e con l’esplosione dei costi dell’energia – conclude Pacifici – rischiamo di perdere quegli spazi di autonomia e sovranità alimentare che le imprese agricole italiane sono riuscite a difendere”.
MALTEMPO
Coldiretti Viterbo: ingenti danni alle coltivazioni. Si aggrava l’emergenza siccità
Gravi danni nelle campagne di Viterbo a causa delle violente grandinate che si sono abbattute ad agosto sulla Tuscia. Totalmente distrutte alcune coltivazioni, tra le più colpite quelle di fagioli, patate e lenticchie. Si registrano danni ingenti a Caprarola e Ronciglione, dove sono stati più ingenti e hanno riguardato anche gli ulivo. Forti grandinate anche a Gradoli, Latera e Valentano. “Il maltempo ha causato gravi danni con le precipitazioni violente e le grandinate – spiega il presidente di Coldiretti Viterbo, Mauro Pacifici – che si sono abbattute su terreni arsi dalla siccità. Siccità che non è stata minimamente sconfitta dalle piogge. La situazione resta critica”.
PSR
Coldiretti Viterbo: bene annuncio Regione su impegno ad anticipare misure a superficie
“Apprendiamo con soddisfazione dalla Regione Lazio la volontà di procedere con l’anticipazione delle misure a superficie anche per la campagna 2022. Un intervento fortemente sollecitato dalla nostra federazione”. Così il presidente di Coldiretti Viterbo, Mauro Pacifici. “L’auspicio – aggiunge – è che i fondi siano stanziati il prima possibile. Le nostre aziende agricole versano in una situazione di grande difficoltà, che ormai perdura ininterrottamente dal 2020 con la pandemia e tutto ciò che ne consegue, ma continua a peggiorare con le ripercussioni del conflitto in Ucraina, l’aumento dei costi delle materie prime e ora anche con la siccità”.
PRATONI DEL VIVARO
Le aziende agricole di Viterbo al Villaggio Coldiretti come ambasciatori delle eccellenze della Tuscia.
Uno degli eventi che segnerà la storia dello sport accoglierà le aziende della Tuscia, che saranno protagoniste nel Villaggio Coldiretti con le eccellenze del territorio dal 18 al 25 settembre. Si tratta del FEI World Championships 2022, i campionati mondiali di completo e attacchi. Il prestigioso evento equestre ospiterà nello spazio allestito da Coldiretti Lazio i vini della Tenuta Casciani e della “Fattoria Madonna delle Macchie”. Tra gli altri anche le gustose creme alla nocciola dell’azienda Mecarelli o i legumi dell’azienda agricola “Cerqueto”, oltre ai cosmetici bio realizzati da “Bio Helis Tuscia” e le confetture dell’azienda Reda. Ci sarà spazio anche per i giovani imprenditori che si sfideranno agli Oscar Green, il concorso che premia le idee innovative messe al servizio dell’agricoltura.
SANTA ROSA
Le eccellenze enogastronomiche della Tuscia all’evento religioso più atteso.
Coldiretti Viterbo ha accolto l’invito della prefettura a collaborare all’organizzazione dei festeggiamenti, valorizzando i prodotti tipici del territorio nei piatti che saranno preparati dagli studenti dall’Istituto Alberghiero A. Farnese di Caprarola. Dalle nocciole dei Monti Cimini alla frutta e verdura fresca di stagione, ma anche salumi tipici della norcineria viterbese, i formaggi e i vini o l’olio della Tuscia, sono solo alcune delle eccellenze, che saranno presenti in Prefettura e presentate alle istituzioni nell’evento religioso più atteso, che dopo due anni di stop rappresenta un segnale di ripartenza per tutte le realtà e del mondo agricolo.
Per ulteriori informazioni consulta il sito ufficiale di Coldiretti Lazio.