I premiati ad Oscar Green 2022: dallo yogurt “Agriyò” a frutta e verdura per il morbo di Crohn

Sul podio otto aziende laziali per il concorso di Coldiretti Lazio rivolto ai giovani imprenditori agricoli, tra loro

ROMA – Vince la sostenibilità, la solidarietà e connubio tra tradizione ed innovazione agli Oscar Green 2022, il concorso di Coldiretti, che ogni anno premia la creatività dei giovani imprenditori agricoli.

Otto i finalisti che si sono sfidati nelle sei categorie in gara: “Impresa digitale”, “Custodi d’Italia”, “Coltiviamo solidarietà”, “Energia per il futuro e sostenibilità”, “Campagna Amica” e “Fare filiera” al ritmo dello slogan “Riprendiamoci il futuro”, dopo le difficoltà che il settore agroalimentare ha dovuto affrontare in questi due anni dalla pandemia alle ripercussioni del conflitto in Ucraina fino alla siccità. Un tema, quest’ultimo, che ha aperto la Tavola rotonda che si è svolta prima della premiazione.

Un evento che si è svolto sul “Pratone” allestito da Coldiretti Lazio a Rocca di Papa in occasione del FEI, World Championships 2022, i mondiali di equitazione. Sul podio sono saliti i vincitori che hanno partecipato al concorso da tutto il Lazio come Murad Salem, che nella sua azienda agricola “Belladonna”, che ospita anche un agriturismo immerso nel parco della Marcigliana a Roma, ha guardato al futuro installando pannelli solari sui tetti delle stalle, in modo da rispettare l’ambiente, evitare il consumo di suolo agricolo produttivo ed avere un risparmio economico notevole. Un tema, quello del fotovoltaico, caro a Coldiretti che proprio dal Lazio ha fatto partire una petizione a livello nazionale nata da Giovani Impresa, contro l’installazione dei pannelli solari a terra per non consumare suolo agricolo produttivo, invitando le aziende ad un’installazione su stalle, serre ed edifici agricoli.

Innovativo anche il progetto di Andrea Arpino, giovane imprenditore agricolo ventitreenne di Anagni, in provincia di Frosinone, che ha rinnovato la sala mungitura con un impianto robotizzato e la conservazione del latte. Tecniche che gli consentono di valorizzare ed ottimizzare un lavoro scandito da ritmi serrati. E sempre dalla provincia di Frosinone arriva un’altra delle vincitrici, Paola Lenzini, titolare dell’agriturismo l’Arco, l’azienda agricola di Guarcino, che ha realizzato un prodotto caseario innovativo unico in Ciociaria: lo yogurt di pecora. Il suo progetto “Agriyò”, non è volto solo alla valorizzazione del latte ovino, ma anche all’integrazione sociale di ex detenuti, ex tossicodipendenti o mamme in difficoltà, che vengono coinvolti nelle attività dell’azienda con la partnership del Distretto Socio – Assistenziale A.

E c’è chi, alle innovazioni ha affiancato la tradizione, come Matilde Frateiacci, giovane imprenditrice agricola di 29 anni, titolare dell’azienda “Friul Cachemire” a Vetralla, in provincia di Viterbo. Il suo progetto prevede la creazione di meravigliose saponette con il latte di capre e l’olio evo biologico. Le tecniche utilizzate sono quelle tramandate dalle nostre nonne. Dalla provincia di Viterbo arriva anche un altro giovane finalista, Filippo Nassi, ventitreenne titolare dell’omonima azienda a Tuscania. Il suo progetto punta alla riscoperta dei territori e della natura, attraverso lunghe passeggiate a cavallo. Un progetto volto anche a favorire l’avvio di attività artigianali legate al mondo equestre. Filippo, inoltre, ha cercato di creare anche una didattica rivolta ai ragazzi per avvicinarli a questa attività in piena sicurezza, utilizzando gli oltre venti cavalli maremmani della sua azienda. A premiarlo il presidente Fise, Marco Di Paola.

Tradizioni protagoniste anche nel progetto “Il coraggio di perseverare” di Vincenzo Cardellini, imprenditore agricolo ventitreenne alla guida della sua omonima azienda agricola ad Antrodoco, in provincia di Rieti. L’azienda ha reinventato i formaggi freschi, rendendoli unici attraverso la loro lavorazione e le forme utilizzate, di nicchia anche quelli stagionati e semistagionati che vengono affinati nelle erbe spontanee del territorio, come trifogli profumati, rosmarino o timo, per catturare e conservare le fragranze della loro terra. L’azienda crede nella creazione di servizi, anche online, in grado di raggiungere persone non autosufficienti, svolgendo un autentico servizio sociale, ma anche di presidio e salvaguardia di un ambiente montano impervio e boscoso.

“Bontà per tutti” è, invece, lo slogan del progetto di Patrizia Girotto, un’imprenditrice agricola di Aprilia, in provincia di Latina, dove è titolare dell’azienda “Fattorie le colline”, che opera nel settore ortofrutticolo e vitivinicolo. Ha avuto l’idea di trasformare frutta e verdura per andare incontro alle esigenze di chi soffre di alcune patologie come il morbo di Crohn.

L’impegno e la passione che riscontriamo nei nostro giovani è encomiabile – spiega il presidente di Coldiretti Lazio, David Granieri e ci riempie di speranza per il futuro che rappresentano con tanto impegno. Diventa sempre più difficile selezionare i vincitori degli Oscar Green, perché ogni progetto esprime le loro straordinarie capacità di apportare innovazione, in un settore che ne ha sempre più bisogno. Sono riusciti con grande forza, ma anche con enormi difficoltà, a rialzarsi dalla crisi causata prima dalla pandemia, poi dall’aumento delle materie prime, dalle ripercussioni del conflitto in Ucraina, fino alla siccità, ma nonostante questo, hanno dimostrato tenacia. Il nostro compito e quello delle istituzioni, è di continuare a dare loro il nostro sostegno “.

L’agricoltura, in controtendenza con l’andamento generale, è un settore che sta attirando sempre più giovani, che sono cresciuti del 14% rispetto a 5 anni fa. Nel Lazio si registrano oltre 1900 aziende a guida under 35.