ROMA – “Prendendo atto di quanto prontamente risposto dalla Regione Lazio, sulle voci che stanno circolando in queste ore relative alle indagini portate avanti dalla Corte dei Conti in merito agli acquisti dalla società Ecotech Srl per la fornitura di milioni di mascherine nel 2020, preme ricordare che ANAC e Corte dei Conti sono due organi ben distinti e separati. Il primo definisce le regolarità degli acquisti mentre il secondo stabilisce in che modo siano spesi o, come in questo caso, ‘sprecati’ soldi pubblici provenienti dalle casse della Regione”.
“Siamo in campagna elettorale e, di queste indagini, nulla è stato fatto trapelare ma noi abbiamo posto da subito l’attenzione sul caso rimanendo inascoltati. Ciò che chiedevamo e chiediamo tuttora non è tanto la modalità della procedura, quanto la certezza di aver adottato tutte le cautele possibili nel momento in cui si decide di acquistare oltre 36 milioni di euro di mascherine da una società che vendeva lampadine e se detta affidabilità veniva comunque garantita da polizze assicurative che, invece, abbiamo visto arrivare solo in un tempo successivo.
L’Anac valutò l’assenza di significative irregolarità nell’operato dell’amministrazione, forse anche in mancanza di adeguati elementi utili che oggi potrebbe acquisire per rivedere il suo giudizio, comunque la Corte dei Conti dovrà stabilire se ci siano state tutte le opportune verifiche per accertarsi dei requisiti della società alla quale sono stati affidati milioni di euro senza ottenere nulla in cambio”
“Anche se ci si cela dietro l’emergenza pandemica, anche se il Governatore risultava assente per positività al Covid, chi da lui nominato per ‘fiducia’ avrebbe forse dovuto amministrare in maniera molto più oculata la gestione dei soldi pubblici. Un’altra pagina nera di questa amministrazione di cui certamente i cittadini terranno conto nelle prossime tornate elettorali, a partire da domenica”.