ROMA – Nella Citta Eterna, quella Roma dove il calcio si vive a fior di pelle in ogni momento, ci sono due calciatori che, da un lato e dall’altro della barricata, rappresentano l’unione tra le squadre della Capitale e la nazionale azzurra che cerca il riscatto dopo la seconda mancata qualificazione al mondiale consecutiva. Parliamo, nell’ordine, di Ciro Immobile e Lorenzo Pellegrini, rispettivamente capitani di Lazio e Roma, due squadre che in questo momento puntano a disputare una stagione importante in Italia per raggiungere obiettivi europei. Il primo, bomber di livello assoluto e vincitore anche di una Scarpa d’oro, è il terminale offensivo dei biancocelesti, mentre il secondo è il centrocampista con più mezzi tecnici per portare qualità al gioco dei giallorossi. Quando a Roma si parla di simboli delle due realtà calcistiche principali sulle sponde del Tevere, la maggior parte dei tifosi risponderà facendo i loro nomi.
Entrambi fanno parte di due delle squadre con più opzioni di finire nella prossima Europa League capeggiata dall’Arsenal, secondo le ultime previsioni inerenti le scommesse sportive online attualmente disponibili. Ma non solo. Parliamo, infatti, di due elementi che Roberto Mancini tiene sempre in gran considerazione nelle sue convocazioni per la nazionale azzurra. Nonostante i mondiali di Qatar saranno visti solo dal divano di casa, sia Immobile sia Pellegrini sono i principali rappresentanti di Lazio e Roma nell’Italia di oggi. Per il capitano biancoceleste parlano i goal, tantissimi ogni anno in Serie A. Parliamo, del resto, di un giocatore in grado di vincere per ben quattro volte il trofeo di massimo goleador del campionato, un record assoluto in Serie A che lo stesso attaccante nativo di Torre Annunziata vuole continuare ad aumentare.
Nella stagione in corso, infatti, il capitano e centravanti della Lazio si trova per il momento al secondo posto in questa speciale classifica dopo aver segnato cinque reti, una in meno del bolognese Marko Arnautovic, attualmente primo. Abilissimo nel giocare in contropiede e con il goal nel sangue, sia di destro, sinistro, di testa o su calcio di rigore, Immobile è un uomo simbolo della Lazio, ma ha avuto i suoi momenti di gloria anche in nazionale. Indimenticabile, infatti, la vittoria dell’Euro 2020 in quel di Wembley dopo aver rimontato lo svantaggio contro l’Inghilterra padrone di casa.
Nella gloriosa spedizione agli europei dell’estate del 2021, Immobile fu molto importante negli schemi offensivi dell’Italia, nonostante il suo contributo fu solo di due reti nella fase a gironi. Pellegrini, invece, fu la grande assenza per un problema muscolare che lo tenne lontano dal campo per un po’. Tuttavia, il centrocampo a tre organizzato da Roberto Mancini permette al capitano giallorosso di poter sperare di inserirsi tra i titolari del centro nevralgico del gioco azzurro. Dotato di una tecnica di base importante, l’atleta classe 1996 sta aumentando i giri da quando è stato nominato capitano della squadra per la quale ha sempre tifato, e adesso gli resta da compiere l’ultimo passo definitivo per diventare titolare anche in nazionale. Del resto, il talento non gli manca, come ha dimostrato spesso agli ordini di José Mourninho.