Verifica tributaria del Nucleo Valutario sui bilanci dell’ente a partire dal 2016 ad oggi ed è la seconda nel giro di poco tempo. Il presidente Salvatore Genova: “Ho chiesto espressamente di verificare anche l’ultimo periodo di gestione dell’ente”
VITERBO – Da due settimane gli uomini del Nucleo di Polizia Economico-Finanziario della Guardia di Finanza di Viterbo “alloggiano” in un ufficio della Talete Spa in via Mariano Romiti messo a disposizione, per la circostanza, dal presidente Salvatore Genova.
Tutti i giorni, due uomini delle Fiamme Gialle, si recano in questo ufficio e chiedono carte. Tante carte. La verifica tributaria oggetto dell’accertamento parte dal 2016 fino ad oggi.
La Talete Spa è la società che si occupa della raccolta, trattamento e fornitura di acqua potabile ai Comune della provincia di Viterbo.
Ancora non è chiaro se la verifica fiscale sia stata comandata dalla Procura della Repubblica di Viterbo, dalla Corte dei Conti o si tratti di una iniziativa autonoma.
Fatto sta che i militari della Guardia di Finanza di Viterbo stanno mettendo insieme tutti i documenti contabili e verificare i rapporti commerciali con alcuni Comuni della provincia.
Proprio in questi giorni si è acuito lo scontro tra i vertici della Talete e i sindaci che non vogliono la cessione della società o parte di essa ad un socio privato.
Dell’Assemblea dei sindaci dell’Ato1 svoltasi il 29 settembre, è emersa la volontà dei Comuni di Viterbo, Monte Romano, Tarquinia, Vasanello e Soriano nel Cimino di ricorrere al Tribunale Regionale del Lazio contro la decisione di chiedere l’ingresso di un socio privato, con tutta probabilità ACEA, nella società Talete.
Nei giorni scorsi era stata la sindaca Chiara Frontini a parlare della fronda pronta a ricorrere al Tar Lazio insieme ad altri quattro comuni contro la decisione di avviare la procedura per la cessione del 40% delle quote societarie a privati. Un’azione legale bollata dal presidente Ato e della Provincia Romoli come «strumentale e che rischia di far fallire Talete con conseguenze che andrebbero a incidere sui bilanci di tutte le amministrazioni».
«Per quanto ci riguarda nessun caos – afferma la sindaca Chiara Frontini – perché la nostra presa di posizione è estremamente lineare. Il caos su Talete non è di certo da quando si è insediata l’amministrazione Frontini. E’ almeno da 15 anni, forse anche di più, che la società versa in una situazione di difficoltà. Quindi non è da oggi e non intendiamo di certo assumerci la responsabilità di scelte scellerate di chi ha gestito la società fino adesso. Detto questo la nostra linea è sempre stata molto chiara e noi siamo persone che mantengono gli impegni. E proprio nella giunta di venerdì abbiamo deliberato di farci affiancare da un pool di esperti che ci possano supportare nella presa di decisione rispetto a questo importante dossier, sia nell’ottica della tutela dell’amministrazione comunale, del suo bilancio e dei cittadini viterbesi ma soprattutto della tutela di un principio che per noi ha valenza fondamentale che è la pubblicità del servizio idrico. E’ un aspetto importante perché abbiamo tutte le intenzioni di affrontare questa questione sul serio andando a fondo di quello che è stato ma soprattutto di quello che può essere in prospettiva».
Raggiunto telefonicamente dalla nostra redazione il presidente Salvatore Genova ci ha detto “Si tratta di un argomento del quale preferirei non parlare. Le confermo che è in corso da diversi giorni una verifica molto approfondita da parte della Guardia di Finanza. Ho chiesto loro una mano anche approfondendo l’ultimo periodo di attività e darmi una mano a capire meglio quanto accaduto in questi ultimi anni di gestione. La situazione è molto delicata. Le posso dire che si tratta di una verifica importante anche se di routine e non su mandato della Corte dei Conti”.
L’altra cosa a cui ha fatto riferimento il presidente Salvatore Genova è che questa “visita” delle Fiamme Gialle è la seconda nel giro di poco tempo.