Tecnologie digitali e intelligenza artificiale per aumentare sostenibilità economica, ambientale e anche profitti
ROMA – Esordio di Coldiretti Lazio alla Maker Faire di Roma, la manifestazione dedicata alle innovazioni che ha preso il via ieri in via del Commercio a Roma con la sua decima edizione. Protagonista con il progetto “Agricoltura 4.0 dalla razionalizzazione delle risorse alla tracciabilità end to end”, Sara Di Girolamo, giovane imprenditrice agricola di Coldiretti Lazio, che partecipa insieme ad altri tre collegi di Coldiretti Giovani Impresa provenienti da tutta Italia, come Johnny Moretto, Giacomo Manera e Roberto Arrigucci.
Risparmio idrico, riduzione degli sprechi, maggior tutela dell’ambiente attraverso la riduzione dell’inquinamento, oltre alla riduzione dell’erosione del suolo e una migliore qualità delle produzioni. Tutti questi obiettivi sono stati realizzati nel progetto di Agricoltura 4.0 nato da un sodalizio tra due realtà totalmente diverse, l’azienda agricola di Sara Di Girolamo di Sabaudia a Latina e la FEED Srl, di Emanuele Tosti.
“Grazie a nuove soluzioni e all’applicazione delle tecnologie digitali, dall’IoT all’intelligenza artificiale – spiegano Sara Di Girolamo ed Emanuele Tosti – e dall’analisi di grandi quantità di dati, le aziende agricole possono aumentare la sostenibilità economica, ambientale e sociale della propria attività, ma anche i profitti. Tutto questo attraverso l’automatizzazione della raccolta, l’integrazione e l’analisi dei dati, che provengono direttamente dai campi con l’utilizzo dei diversi sensori utilizzati per la gestione dei processi nelle diverse fasi della catena agroalimentare”.
Sensori che consentono ad esempio di rilevare l’umidità del terreno. La Feed Srl ha sviluppato software e hardware specifici per essere utilizzati in Agricoltura 4.0. In particolare quella utilizzata in questo caso è una piattaforma cloud e i diversi sensori IoT, necessari per la gestione dei processi nelle diverse fasi della catena agroalimentare. La piattaforma raccoglie i dati li analizza e attraverso un’app su telefono o sul pc, permettendo agli operatori e alle varie macchine collegate di prendere decisioni operative immediate e più efficaci.
“La mia azienda – spiega Sara Di Girolamo – al momento applica tali innovazioni per la produzione di coltivazioni orticole al fine di raccogliere i dati di coltivazione durante la coltura, insieme ai relativi dati ambientali, riscontrati dai sensori in modo continuo e costante per migliorare la qualità dei prodotti e tutelare l’ambiente”.
Questa gestione innovativa consente all’azienda di risparmiare l’acqua grazie ad una corretta gestione dell’irrigazione dovuta proprio all’evoluzione dei sistemi di irrigazione, che permette di distribuire l’acqua solamente in base all’effettivo fabbisogno idrico. Al tempo stesso permette all’agricoltore di utilizzare i prodotti adeguati solamente nei momenti idonei, aumentando l’efficacia e diminuendo la lisciviazione, evitando così sprechi di fertilizzanti e fitofarmaci. Tra le innovazioni del progetto c’è, inoltre, la riduzione dell’inquinamento e dei costi, grazie alla diminuzione degli sprechi. Al tempo stesso si ottiene una riduzione dell’effetto di erosione del suolo, grazie ai sensori ambientali che favoriscono lavorazioni del terreno solamente in caso di condizioni idonee dello stesso. Tutto questo consente di migliorare la qualità delle produzioni e aumentare il guadagno.
“Siamo orgogliosi di poter partecipare ad una manifestazione così importante nel campo dell’innovazione – spiega il presidente di Coldiretti Lazio, David Granieri – è motivo di soddisfazione esordire proprio con una giovane imprenditrice agricola che come tutti i nostri giovani rappresenta il futuro di questo settore. L’apporto dell’agricoltura 4.0 è fondamentale per le nostre aziende e sempre più diffuso. Consente di ottimizzare le operazioni colturali come in questo caso e molto altro. Nuovi strumenti che ci permettono di affrontare anche le sfide dei cambiamenti climatici”.