Viterbo – Maltrattamenti, estorsione e rapina. Arrestato l’avvocato Luca Marcoccia

Il legale aveva da tempo forti problemi di tossicodipendenza

VITERBO – In manette l’avvocato Luca Marcoccia, 44 anni, figlio dell’ex sindaco di Viterbo Francesco Pio Marcoccia. E’ accusato di maltrattamenti ed estorsione ai danni dei familiari e di aver rapinato un vigilantes dell’azienda di famiglia, l’Istituto di vigilanza privata di Viterbo, al quale avrebbe sottratto l’auto di servizio. Le indagini, condotte dai carabinieri di Viterbo, sono scattate a inizio settembre.

Secondo quanto si è appreso Luca Marcoccia, figura molto nota in città, avrebbe ripetutamente estorto denaro ai familiari (il padre, la madre e il fratello). Non solo, avrebbe anche picchiato la nonna ultracentenaria dopo che l’anziana si sarebbe rifiutata di dargli i soldi e avrebbe alzato le mani anche nei confronti dello zio.

Con problemi di tossicodipendenza i familiari hanno più volte cercato di aiutarlo ma evidentemente con scarsi risultati.

Marcoccia si trova attualmente recluso nel carcere di Mammagialla dopo aver violato per due volte la misura dei domiciliari. L’avvocato 44enne, infatti avrebbe violato la misura cautelare imposta dal giudice per le indagini preliminari sia nella notte di sabato 8 ottobre che nel pomeriggio di domenica 9 ottobre. Così alla seconda occasione la polizia lo avrebbe bloccato trasferendolo a Mammagialla.

La misura cautelare dei domiciliari era scattata a metà della scorsa settimana, visto che Marcoccia aveva preso parte alla finale del torneo Interforze di calcio a 7, disputata mercoledì 5 ottobre al campo della Grotticella, tra l’altro realizzando la prima rete nella finale vinta dalla sua squadra, il Pianeta Giustizia, contro i Vigili del fuoco. In passato Marcoccia aveva tentato senza successo anche la carriera politica. Alle precedenti elezioni comunali, quelle del 2018 poi vinte dall’ex sindaco Giovanni Arena, aveva presentato una candidatura per la Lega salvo poi ritirarla nel giro di qualche giorno. Anche alle ultime amministrative si era vociferato di una sua possibile candidatura con una lista civica, poi però svanita nel nulla.


Presunzione di innocenza

Nel sistema penale italiano vige la presunzione di innocenza fino alla sentenza definitiva. Presunzione di innocenza che si basa sull’articolo 27 della costituzione italiana secondo il quale una persona “non è considerata colpevole sino alla condanna definitiva”.