Funzionari ripescati nella graduatoria di un concorso nell’ente provincia di Frosinone e nominati dirigenti
ROMA – Riceviamo e pubblichiamo dai sindacati C.S.E FLPL/USB: Il C.S.E FLPL/USB rileva che il Consiglio regionale del Lazio non ha ancora revocato le quattro procedure concorsuali interne, palesemente illegittime, per la copertura di posti vacanti di personale non dirigenziale e di tre posizioni dirigenziali, riservate esclusivamente al personale di ruolo del Consiglio regionale, così come richiesto con nota ufficiale del 7 ottobre 2022, prot. n. 23929 (comunicato USB del 10 ottobre u.s.).
Giova ricordare che gli avvisi di tali procedure sono stati pubblicati “aumma aumma” lo scorso 13
settembre u.s. solo sull’intranet del Consiglio regionale, con scadenza per la presentazione delle
domande appena dieci giorni dopo, cioè il 23 settembre.
Nel comunicato del 29 settembre, USB evidenziava diversi profili d’illegittimità in particolare per quel che riguarda il mancato rispetto della normativa in materia di riserva di posti: per il personale non dirigenziale almeno il 50 per cento delle posizioni disponibili deve essere destinato
all’accesso esterno mentre solo una quota non superiore al 30 per cento dei posti di qualifica
dirigenziale disponibili sulla base delle facoltà assunzionali autorizzate può essere riservata dal
Consiglio regionale al proprio personale in servizio a tempo indeterminato, in possesso dei
requisiti per l’accesso alla dirigenza.
USB stigmatizza l’ennesima procedura volta ad eludere, ancora una volta, le norme vigenti ed il
principio costituzionale dell’accesso per concorso nella Pubblica Amministrazione.
Si ricorda, infatti, come in epoca relativamente recente due funzionari del Consiglio regionale siano stati ripescati nella graduatoria di un concorso nell’ente provincia di Frosinone e nominati dirigenti e come una selezione interna tra i funzionari di categoria D ha portato alla dirigenza il già vicecapo di gabinetto del presidente del Consiglio regionale. E come dimenticare il clamoroso “Caso Allumiere”, con l’inserimento nei ruoli del Consiglio di personale ripescato dalle graduatorie del Comune di Allumiere?
Inoltre, come già denunciato nel comunicato del 29 settembre u.s., l’Ufficio di presidenza ha
addirittura revocato l’ultimo concorso pubblico indetto dal Consiglio regionale, vale a dire quello per dirigenti del 2010, per poter giustificare l’avviso interno di cui trattasi per la nomina di altri tre
dirigenti, sempre senza una regolare procedura.
Le (esilaranti) motivazioni a sostegno di tale decisione sono contenute nel piano triennale dei
fabbisogni del personale 2022-2024: “al conseguimento del risparmio di spese e costi derivanti dalla revoca, corrisponde, nel rispetto della più recente normativa in materia di reclutamento di personale, la possibilità per l’Amministrazione di ricorrere ad ulteriori modalità di copertura delle vacanze di personale, caratterizzate da una maggiore celerità, da procedure assunzionali semplificate e maggiormente trasparenti e dalla valorizzazione delle professionalità interne”.
A parte la revoca dell’ultimo concorso per dirigenti intervenuta dopo oltre 10 anni e senza alcun
rimborso ai partecipanti di quanto versato come contributo alla partecipazione, adesso la “spinta
sull’acceleratore” deve consistere nella ennesima scelta dell’Amministrazione di modalità opache
ed illegittime?
C.S.E FLPL/USB ancora una volta dice BASTA e invita i colleghi a intraprendere con coraggio questa lotta impugnando le procedure concorsuali interne del Consiglio regionale, approvate con
determinazioni nn. A00781, A00782, A00783 e A0780 del 13/09/2022 a firma della Segretaria generale.
A tal fine la nostra O.S. si impegna a sostenere i colleghi interessati a presentare un ricorso collettivo a tutela dei propri diritti e interessi legittimi che possono rivolgersi per ogni ulteriore informazione al delegato sindacale Domenico Farina (tel. 347 862 33 47).