ROMA – I giudici di appello di Roma hanno confermato la condanna ad un anno e quattro mesi per Raffaele Marra, l’ex capo del personale in Campidoglio, accusato di abuso d’ufficio in merito alla nomina di suo fratello Renato a capo del dipartimento Turismo del Comune, poi ritirata.
I magistrati di secondo grado della Capitale hanno accolto la richiesta della Procura generale. Si tratta della stessa vicenda che ha riguardato l’allora sindaca Virginia Raggi, assolta in primo e secondo grado con la formula “perché il fatto non costituisce reato” dall’accusa di falso.
Secondo il pm Francesco Dall’Olio l’imputato “avrebbe dovuto astenersi” nelle procedure che portarono il fratello al vertice della direzione Turismo. Marra invece ebbe un “ruolo assolutamente attivo nelle procedure di interpello” del 2016. “Adottò un comportamento preferenziale che determinò un’ipotesi di vantaggio economico ingiusto in relazione alla mancata chance degli altri concorrenti per quella nomina”, aveva detto il pm nella sua requisitoria.