E’ Remo Fontana delegato alla sicurezza stradale e decoro urbano per Fratelli d’Italia a chiederselo
CIVITAVECCHIA- Riceviamo e pubblichiamo – Si definisce provvisorio o comunque sperimentale, ciò che non è stabile e che può avere necessità di modifiche ed integrazioni, oppure, di essere totalmente sostituito entro un certo lasso temporale. E’ il caso delle pseudo rotatorie realizzate negli ultimi tempi a Civitavecchia, che a dire la verità, sono state create da mesi ed alcune di esse anche da un anno e più e che, nonostante i numerosissimi appelli, rimangono opere incompiute ed addirittura, fuori norma.
A tal proposito, ogni giorno, numerosi cittadini, ai quali non so più cosa rispondere, si rivolgono al sottoscritto, segnalando tale condizione e sollecitandomi ad intervenire presso le sedi competenti dell’amministrazione comunale.
Allora, fermo restando l’acceso dibattito locale sulle rotatorie fatte bene o fatte male, per quanto riguarda i conducenti dei veicoli, con l’occasione appare utile rammentare che ci sono delle precise regole da rispettare, che alcuni forse non conoscono, anche se di solito dovrebbero avere un’abilitazione alla guida, e che altri invece, fanno finta di non sapere. Il mio riferimento va in particolare alle regole basilari sulla precedenza, che nel caso di un’intersezione stradale regolamentata per mezzo di una rotatoria, definita “alla francese”, prevedono che la precedenza sia concessa al veicolo che proviene immediatamente dalla destra dell’altro e che un mezzo che si trovi già all’interno della rotatoria, abbia la precedenza su tutti gli altri, posto tuttavia, che nell’approssimarsi a tale infrastruttura viaria, tutti i conducenti, hanno l’obbligo di moderare l’andatura dei mezzi da loro condotti ed all’occorrenza anche di fermarsi.
Ora, senza entrare in altri dettagli che riguardano il corretto utilizzo delle rotatorie da parte dei conducenti dei veicoli, così come da parte dei pedoni, ai quali è bene ricordare che è fatto divieto di attraversare la strada, nel mezzo della rotatoria, naturalmente questo, sempre che le strisce pedonali non siano state dipinte proprio nell’area della stessa rotatoria, allora qui, si pone il problema ed il pericolo soprattutto per i pedoni.
Già perché, le rotatorie definite provvisorie, sembra non abbiano la previsione di un termine temporale di sperimentazione, come invece sarebbe giusto dovrebbe essere e, in tanti casi, presentano vistose anomalie strutturali, che riguardano l’ampiezza delle loro corsie di marcia, così come il loro corretto posizionamento rispetto all’incrocio stradale, ma anche e soprattutto, concernenti la segnaletica verticale ed orizzontale che le regolamentano.
Cerco di spiegarmi meglio. Nelle intersezioni ove sono state collocate queste rotatorie, sono ancora presenti le lanterne dei vecchi impianti semaforici, in alcuni casi addirittura ancora lampeggianti, inducendo in confusione gli utenti della strada, che non sanno più a quale disciplina stradale fare riferimento.
Sono altresì presenti, isole di traffico rialzate appartenenti alla vecchia disciplina viaria e soprattutto, in non pochi casi, le strisce pedonali, come accennavo poc’anzi, sono state realizzate nell’immediata prossimità dell’anello della rotatoria ed innanzi alle linee di dare precedenza, anziché come previsto dalle specifiche norme, ad almeno 5 metri a monte da queste ultime.
Personalmente, non so più a quali santi rivolgermi, perché nel corso del tempo, ho più volte ed in più modi, evidenziato questa circostanza, senza però che chi di competenza, abbia provveduto a ricondurre in pristino gli errori commessi. Alla luce di ciò, ritengo opportuno sottolineare ancora una volta, che nel caso del verificarsi di un incidente stradale con lesioni stradali gravi alle persone o ancora peggio, l’ente proprietario della strada, potrebbe essere chiamato a risponderne nelle sedi giudiziarie competenti, anche se personalmente vorrei ed auspico, che nessuno si facesse male.
Concludo asserendo che approssimazione e conformità alle regole, non vanno d’accordo e che prevenire è certamente meglio che curare. Ritenendo che non ci voglia poi così tanto a sistemare a dovere queste rotatorie, che alla fine si riducono a circa tre, né in termini economici, né tanto meno in termini di lavoro ed opere, ma che interessano un’arteria viaria di vitale importanza, che è la Strada Mediana e che si trovano tutte nelle immediate vicinanze di grossi plessi scolastici e non per ultimo, realizzate sui percorsi prioritari utilizzati dai mezzi di soccorso che debbono raggiungere il nosocomio cittadino.
Remo Fontana delegato alla sicurezza stradale e decoro urbano
per Fratelli d’Italia di Civitavecchia