Il segretario Paolo Capone nel corso del Consiglio nazionale a Roma formula le proposte su pensioni e lavoro. E chiede di passare dal reddito di cittadinanza al “reddito di responsabilità”
ROMA – Mantenere il dialogo e il confronto fra Governo e parti sociali. È ciò che si augura il segretario generale della Ugl, Paolo Capone.
“Le profonde e radicali trasformazioni che il mondo del lavoro – spiega in occasione del Consiglio nazionale del sindacato in corso a Roma – inducono a riflettere sulla funzione dei corpi intermedi nella prospettiva di rimettere al centro dell’agenda politica le istanze dei lavoratori”.
“Dal reddito di cittadinanza a quello di responsabilità”, per il sindacalista “occorre riformare il reddito di cittadinanza, trasformandolo piuttosto in un reddito di responsabilità, per mettere i giovani nelle condizioni di riuscire a trovare un’occupazione”.
Le proposte dell’Ugl sulle pensioni
Per quanto riguarda la riforma del sistema previdenziale, “è necessario prorogare l’Ape sociale, Opzione donna e Quota 102 e introdurre Quota 41, al fine di favorire la flessibilità in uscita e incentivare il turnover generazionale, spiega Capone.
Il taglio del cuneo fiscale
Per favorire il lavoro, priorità promessa dal governo Meloni su cui l’Ugl si dice d’accordo, il sindacato chiede “il taglio del cuneo fiscale, che dovrà essere significativo”. Infine il sindacato chiede “un’attenzione particolare riservata al Mezzogiorno, cercando di ridurre il divario con il Settentrione attraverso un ammodernamento delle infrastrutture del Paese”, conclude Capone.