L’ente, durante la seduta pomeridiana del Comitato di Gestione, ha comunicato di dover urgentemente procedere senza indugio a una variazione di bilancio per coprire il versamento. Nove dirigenti con le valige pronte e oltre 70 agenti in preallarme
CIVITAVECCHIA – Il tavolo negoziale che l’Autorità di Sistema Portuale aveva imbastito a giugno con Italiana Petroli per risolvere il “caso Totalerg” non deve esser proseguito esattamente come previsto dall’ente.
L’Adsp, infatti, ha comunicato oggi in Comitato di Gestione che “a seguito della soccombenza nel contenzioso con Totalerg (a cui poi è subentrata Italiana Petroli) sulla sovrattassa dichiarata illegittima con sentenza definitiva, è stata comunicata la necessità di procedere entro il prossimo 30 novembre ad una variazione di bilancio per prelevare dall’avanza di amministrazione l’importo necessario (circa 7,8 milioni) a pagare la parte della richiesta complessiva di circa 12 milioni di euro che dovrà essere versata a Totalerg”.
Possibile che sull’esito abbia influito la pubblicazione – successiva all’avvio della negoziazione con Italiana Petroli – della sentenza con cui la Corte di Cassazione aveva confermato in pieno le tesi del terminalista.
Resta invece da capire come il pagamento di 7,8 milioni, allora non menzionato, si inquadri nel complessivo contesto della trattativa con Ip, che contemplava anche la transazione su altri contenziosi collaterali, l’impostazione di un Adeguamento tecnico funzionale necessario a mantenere le attuali collocazioni delle strutture afferenti al terminal petrolifero e il rilascio della nuova concessione di 9 anni a IP.
L’ente inoltre ha reso noto che “il Segretario Generale ha dato comunicazione al Comitato dello stato di avanzamento del piano di ristrutturazione del personale, con riferimento all’incentivo all’esodo di alcuni dirigenti dell’ente”.
Sono cinque i dirigenti che hanno già accolto la proposta di scivolo proposta dell’ente (somme difficili alle quali rinunciare) ma anche altri dirigenti saranno mandati via non rientrano più nei parametri aziendali e non solo.
Sulla PAS la decisione è legata ai tempi della scadenza contrattuale prevista per la primavera 2023.
Saranno messi a gara i servizi essenziali e applicati, se ce ne saranno ancora i privilegi di legge, i contratti di solidarietà e clausole sociali per i lavoratori.
Chiaro che assorbire una forza lavoro tra le più malate d’Italia (assenze oltre il 40%) sarà difficile, articolato ma non impossibile. Tra i lavoratori che usufruiscono della Legge 104 e quelli che si ammalano in continuazioni c’è da scommettere che in questi ultimi mesi di vita della Port Authority Security tutti o quasi “scoppieranno” di salute.