Roma – Saviano alla sbarra per aver diffamato Meloni e Salvini incontra i giornalisti ma non parla, legge

ROMA – Ieri mattina a Piazzale Clodio si è svolta la prima udienza a carico di Roberto Saviano accusato di diffamazione aggravata per aver dato della “Bastarda” a Giorgia Meloni e del “Bastardo”  a Matteo Salvini.

All’uscita un nugolo di giornalisti ad attenderlo per ascoltare una sua dichiarazione. Lo scritto, editorialista e chi più ne ha ne metta non è stato in grado di parlare. Ha estratto un foglio, probabilmente scrittogli da qualche avvocato e lo ha letto tra lo stupore dei presenti.

Non essere in grado di affrontare i giornalisti a viso aperto ed avere paura di dire l’ennesima fesseria per uno come lui deve essere stato un vero smacco.

Evidentemente i suoi avvocati non si sono fidati di farlo parlare a “braccio”.

Ecco la lettura patetica di quel comunicato dove giustifica l’offesa come “licenza poetica”.

“Quello che ha portato il presidente del consiglio Giorgia Meloni a chiamarmi in giudizio provo ad accennarlo. Mi trovavo in uno studio televisivo, quando ho visto la scena di una donna, Haijay, appena salvata dai volontari della nave Ong Open Arms: era stata raccolta da un natante che stava affondando mentre era da giorni alla deriva. Haijay urlava una sola frase, ossessivamente: I’ve lost my baby. I’ve lost my baby. Ho perso il mio bambino”: la dichiarazione è stata letta, come detto, dall’autore di ‘Gomorra’ fuori dal tribunale di Roma, davanti a fotografi e telecamere: