CIVITAVECCHIA – Il ricordo di Giuseppe Bono alla cerimonia di consegna della nave più grande mai costruita in Italia, opera di Fincantieri per conto di MSC. “Una luce che non si spegne che brilla su tutti i mari: il nostro Giuseppe. E’ stato un vero privilegio, buon viaggio”.
Il messaggio in apertura della cerimonia per la consegna della di MSC Seascape, che ha richiesto un investimento di circa 1 miliardo di euro, gemella della MSC Seashore. Quello di oggi è il primo varo di una nave, infatti, da quando è scomparso il manager.
La gigantesca nave farà il suo primo scalo ufficiale a Civitavecchia.
I numeri della nave: Lunga 339 metri, larga 41 e alta 76. Una stazza lorda di oltre 170mila tonnellate, più di 5.600 ospiti in 2.270 cabine. E 1.658 membri dell’equipaggio. La MSC Seascape è la seconda unità di classe Seaside EVO: diventerà l’ammiraglia della flotta MSC Crociere. Il miliardo di euro di investimento rientra in un pacchetto di sette miliardi complessivi, per la fornitura di 10 navi. Numerose le funzionalità a bordo: 13.000 metri quadri di spazi esterni, con lounge bar e ristoranti all’aperto, piscine e aree per rilassarsi e prendere il sole.
Alla cerimonia di Monfalcone sono intervenuti i vertici dei cantieri. “L’Italia e l’Europa hanno perso il gusto dell’industria pesante, di camminare dento a quello che facciamo. Qui tutto è fatto di acciaio, che è duro da trattare, che richiede investimenti per modernizzare i cantieri”, ha detto il ceo di Fincantieri, Pierroberto Folgiero. “Il Made in Italy non è solo moda e design o food – ha proseguito – penso che ci sia un Made in Italy dell’ingegno. Si dice che l’Italia è la seconda manifattura dell’Europa ma non si dice che il 90% è fatto di Pmi”. “La cantieristica italiana oggi è a rischio marginalizzazione – ha poi concluso – rifugiata in una nicchia di altissima complessità. L’Italia deve decidere se vuole essere industriale, se si vuole reindustrializzare”.