Riceviamo e pubblichiamo la nota del M5S di Narni – Prima di rispondere alla Lega sul biodigestore a Narni, crediamo sia necessario accertare che la casella mail del Carroccio non sia stata hackerata. È imbarazzante che, a cominciare dal consigliere Gianni Daniele, non abbiano contezza delle deleghe assessorili del Comune di Narni. Quella all’ambiente è stata infatti conferita dal sindaco Lucarelli, sin dall’inizio della consiliatura a maggio 2022 e quindi ben sei mesi fa, all’assessore Rubini del PD e non all’assessore Tramini del M5S.
Dopo che la Lega ha trasformato la Conca ternana nella cloaca maxima dell’Umbria, sostenendo e finanziando attraverso il Pnrr il polo per il trattamento dei fanghi di fogna dell’intera Regione, i militanti territoriali non hanno ancora capito a chi è in capo l’iter di autorizzazione di questi impianti. Ammesso e non concesso che siano stati proprio loro a scrivere la nota, ci sarebbe quasi da credere che la Lega ritenga i reflui fognari un patrimonio territoriale mentre aborrisca gli altri materiali purtrescibili. Ricordiamo ai disorientati esponenti della Lega che la Regione Umbria, da oltre tre anni, non solo ha una Presidente espressione del loro partito, ma anche due assessori e ben sette consiglieri regionali. E non crediamo serva ribadire che i processi di informazione, programmazione, decisione e autorizzazione in materia di rifiuti sono in capo a loro e agli alleati di maggioranza.
Sarebbe bastata una semplice telefonata per sapere che la proposta di delocalizzazione dell’impianto di Villa Pitignano nel Comune di Perugia è nel sito di Treie, nel Comune di Narni, e non al confine con il Comune di San Gemini. L’informazione relativa alla conferenza preliminare è stata diffusa all’opinione pubblica solo grazie alla ferma opposizione del Movimento 5 Stelle, unica voce contraria alla delocalizzazione di questo impianto a Narni nonchè alla costruzione in una regione che ha una capacità di trattamento dell’organico doppia rispetto al suo fabbisogno. In conclusione, occorre ricordare che il processo che ha imposto la delocalizzazione di tale impianto è in capo non solo alla Regione ma all’amministrazione comunale di Perugia, pure quella di maggioranza di centrodestra. Se la Lega narnese non vuole l’impianto basta che lo dica nelle proprie riunioni di segreteria di partito.
MoVimento 5 Stelle Narni