La manifestazione calcistica più bella priva di una delle sue protagoniste
Sono passati quasi 8 mesi dal goal di Aleksandar Trajkovski siglato al 92° minuto di Italia-Macedonia del Nord, eppure ancora oggi pensiamo a come per la seconda volta consecutiva non parteciperemo ai mondiali. Ora che Qatar 2022 sta per iniziare, questo “dolore sportivo” si fa ancora più forte. In fondo non è colpa di nessuno, nemmeno di Jorginho e del suo rigore sbagliato contro la Svizzera, che ha cambiato il destino azzurro, perché nel calcio le cose non sempre vanno come dovrebbero. E così ci ritroviamo seduti sul divano di casa a osservare distrattamente il mondiale che il 20 novembre vedrà di fronte Qatar e Ecuador, che sarà sicuramente combattuto ma non si caratterizzerà certo per quello “spirito italiano” che nobilita il calcio. Ma cosa sarebbe questo spirito italiano? La capacità di non mollare mai, di chiudersi a riccio in difesa se è necessario – l’Italia ha vinto l’Europeo anche grazie a questo particolare – di lottare su ogni pallone, anche quello destinato in fallo laterale. Questa predisposizione non ce l’ha nessuna squadra, perché le più blasonate, tra cui la Spagna, tra qualche giorno penseranno esclusivamente ad attaccare e a regalare un incredibile spettacolo badando soltanto a segnare un goal in più degli avversari. Peccato che il calcio è anche sofferenza e coesione durante le situazioni di gioco più difficili.
4 coppe del mondo in meno in campo
Nonostante la partecipazione di 32 squadre provenienti da tutto il mondo, alcune di queste fortissime come Francia e Germania, il fatto che a Qatar 2022 non ci sia la Nazionale di Roberto Mancini non è da poco. Tenendo conto di quanti Mondiali ha vinto l’Italia, ben 4 (Italia 1934, Francia 1938, Spagna 1982 e Germania 2006), manca infatti una realtà sportiva di livello, che ha sempre onorato questa manifestazione dando il massimo. La cosa che mancherà è tifare per una formazione che di solito non è mai favorita per la vittoria finale e poi alla fine è in grado di stupire. Per carità, anche in questa manifestazione ci saranno le cosiddette outsider, capaci di fare strada nonostante le difficoltà che troveranno sul loro cammino; ma non sarà la stessa cosa perché l’Italia di Immobile e Pellegrini è sempre una sorpresa, sia nel bene che nel male. In questo caso specifico ovviamente nel male, perché nessuno avrebbe mai immaginato di uscire ai play-off contro la modesta Macedonia del Nord. Gli appassionati erano giustamente convinti che al massimo sarebbe accaduto nella gara successiva contro il Portogallo di CR7, e invece…
Le 4 outsider
photo by Pixabay
Le abbiamo menzionate, ora approfondiamo. Le outsider di Qatar 2022 sono 4: Belgio, Danimarca, Croazia e Uruguay. Tutte e quattro dispongono di calciatori di buona qualità e allo stesso tempo giocano un calcio concreto. Il loro evitare per forza il colpo ad effetto e badare piuttosto ad arrivare davanti la porta avversaria attraverso pochi passaggi verticali ne fanno rivali temibili. Ovviamente non si va da nessuna parte senza un briciolo di classe: quella che sanno regalare calciatori del calibro di Lukaku, Eriksen, Perišić e Mathias Olivera.
photo by Pixabay