Da qualche anno vive nella Tuscia, a Civita di Bagnoregio
MILANO – Era l’inizio del 2015 quando Michele fu nominato direttore creativo di Gucci, l’azienda per cui lavorava già dal 2002. A lui si deve la visione di uno stile inconfondibile dovuto “alla sua creatività rivoluzionaria” così come affermato dalla stessa azienda.
Crisi e calo di fatturato devono aver portato la Maison a rivedere tutto.
“Ci sono momenti in cui le strade si separano in ragione delle differenti prospettive che ciascuno di noi può avere. Oggi per me finisce uno straordinario viaggio, durato più di venti anni, dentro un’azienda a cui ho dedicato instancabilmente tutto il mio amore e la mia passione creativa. In questo lungo periodo Gucci è stata la mia casa, la mia famiglia di adozione”, dice Michele. “A questa famiglia allargata, a tutte le singole persone che l’hanno accudita e sostenuta, va il mio ringraziamento più sentito, il mio abbraccio più grande e commosso. Insieme a loro ho desiderato, sognato, immaginato.
Senza di loro niente di tutto quello che ho costruito sarebbe stato possibile. A loro quindi il mio augurio più sincero: che possiate continuare a nutrirvi dei vostri sogni, materia sottile e impalpabile che rende una vita degna di essere vissuta. Che possiate continuare a nutrirvi di immaginari poetici ed inclusivi, rimanendo fedeli ai vostri valori. Che possiate sempre vivere delle vostre passioni, sospinti dal vento della libertà”. In attesa di nuovi importanti incarichi Alessandro Michele potrà godersi il suo buen retiro nella splendida Civita di Bagnoregio, la famosa “città che muore”, accanto all’amico e modello di Gucci, Harry Styles, suo vicino di casa.