Discarica, l’opposizione di Aprilia: «Città tradita, ora serve chiarezza». I consiglieri di Fratelli d’Italia e Ama duri sulle scelte della Provincia: «Dove erano il consigliere Giovannini, il sindaco e l’assessore quando è stato dato il via?». Terra è a fine mandato, quindi…
APRILIA – L’attivazione della Vas disposta dal presidente della Provincia per i tre siti individuati dal commissario per l’emergenza rifiuti Illuminato Bonsignore – i siti ex Goodyear e Scavilana a Cisterna e la cava di via dei Pontoni ad Aprilia – continua a dividere la maggioranza, ma soprattutto a creare dubbi e perplessità sull’atteggiamento delle civiche, accusate di non aver preso posizione sul provvedimento pubblicato da alcuni giorni sull’albo pretorio dell’ente di via Costa.
Gerardo Stefanelli è un presidente che fa riferimento chiaramente a Renzi-Calenda ma che notoriamente flirta con Fazzone. Al di là di quello che saranno poi le scelte politiche definitive che andranno ad impattare sul territorio occorre premettere che saranno all’incirca 120 milioni di euro il volume d’affari che riguarderà la futura discarica di Aprilia.
E’ necessario approfondire il legame tra Stefanelli, il Comune di Aprilia rappresentato dal sindaco Terra e il presidente della commissione rifiuti di entrambi gli enti Vincenzo Giovannini hanno deciso di avviare la VAS.
Sotto accusa in particolare proprio il consigliere provinciale Vincenzo Giovannini, scelto proprio dalla maggioranza civica per la candidatura in via Costa. Il provvedimento è stato contestato in primis dal consigliere comunale di maggioranza in quota Unione Civica Marco Moroni, il quale scagliandosi contro il presidente della Provincia Stefanelli aveva posto pesanti perplessità e chiesto chiarimenti non solo al consigliere provinciale Vincenzo Giovannini, ma anche alla sua stessa maggioranza. Una coalizione civica che al momento resta il silenzio sul caso ma il tema è all’ordine del giorno della prossima riunione di tutte le liste che si terrà lunedì prossimo e le civiche stanno anche programmando un incontro con il presidente della provincia per chiedere chiarimenti sull’atto. Dopo Moroni, anche l’opposizione ha duramente criticato il provvedimento.
«Riteniamo doveroso e opportuno – scrivono i consiglieri di Fratelli d’Italia Vincenzo La Pegna e Matteo Grammatico e i consiglieri di Ama Roberto Boi e Francesca Renzi – far emergere situazioni gravi afferenti la ‘discarica’ che potrebbe interessare i comuni di Aprilia e Cisterna attraverso indiscrezioni apparse sui quotidiani locali. Rileviamo che il Sindaco Terra e la sua maggioranza ed in particolare il Consigliere Giovannini che dovrebbero rapportarsi in Commissione e in Consiglio comunale per salvaguardare gli interessi della nostra città in tema di rifiuti, sembrano voltarsi dall’altra parte. Non mantengono gli impegni presi in campagna elettorale e con la nostra città. Dove erano questi ‘signori amministratori’ quando il Presidente della Provincia di Latina ha attivato la VAS per i 3 siti indicati dal commissario Bonsignori?
Troppa reticenza rispetto a questo tema importantissimo da parte del Sindaco, dell’assessore Michela Biolcati e del consigliere Provinciale Vincenzo Giovannini, più volte interpellato da colleghi in aula consiliare circa questi accadimenti».
Risposte che invece sono giunte con la richiesta di Vas, caso sollevato proprio dal consigliere di maggioranza Moroni. «Oggi per tutta risposta – rimarcano i consiglieri – è tutto più chiaro, purtroppo. Il provvedimento adottato il 21 novembre ne è la risposta, difatti nessun consigliere apriliano, almeno nella maggior parte di essi, era a conoscenza della decisione assunta dal presidente della Provincia Stefanelli, che di fatto ha ‘legittimato’ il provvedimento del commissario ai rifiuti Regione Lazio Bonsignore.
Tra l’altro, chiarendo che non può più fare ricorso avverso quest’ultima decisione. Dove era il consigliere Provinciale della città di Aprilia, Giovannini Vincenzo?
Dove gli illustri esponenti politici dell’assessorato all’Ambiente capitanati dall’Assessore Michela Biolcati?
E perché il Sindaco Terra non ha fornito né a noi né alla sua maggioranza, alcuna spiegazione, visto che sovente è cosi prodigo a darle in altre circostanze improvvisando la sua presenza nelle commissioni?
Ora chiediamo ancora una volta chiarezza sul ‘tema’ e prendano posizione in aula sul tema perché le nostre preoccupazioni sono aumentate proprio per la possibilità, speriamo remota ed improponibile che una discarica possa ricadere sul nostro territorio già martoriato nelle sue periferie».
La vicenda della discarica continua a far discutere e ad infiammare il dibattito politico, dopo la decisione della Provincia di Latina di avviare le procedure Vas per i tre siti (cava Pontoni ad Aprilia, ex Goodyear e Scavilana a Cisterna) indicati dal commissario per l’emergenza rifiuti come idonei per ospitare un impianto.
Un procedimento che ha colto di sorpresa l’amministrazione Terra e irritato alcune forze di maggioranza come la lista Unione Civica, che ha attaccato frontalmente il presidente Gerardo Stefanelli e il consigliere provinciale Vincenzo Giovannini (lista Terra). E duri giudizi sono stati espressi anche dall’opposizione: dopo i consiglieri di Fratelli d’Italia e Ama è infatti la Lega a intervenire con Daniele Borace.
«La discarica ad Aprilia, in località Pontoni, non potrà essere autorizzata perché – commenta Borace – in quel sito ci sono diversi fattori escludenti e la normativa è chiara. La questione è politica e dobbiamo interrogarci sulle motivazioni che hanno spinto il presidente Stefanelli, esponente del Terzo Polo, ad accelerare l’iter autorizzativo, senza attendere la pronuncia dei due ricorsi al Tar».
In particolare il dirigente provinciale della Lega attacca Stefanelli, Terra e Giovannini e l’asse politico “in salsa” Terzo Polo (Azione-Italia Viva) che si è creato negli ultimi mesi in via Costa e in città: prima con l’elezione di Stefanelli in Provincia e poi con l’ingresso di Azione nella maggioranza Terra.
«Il partito di Calenda è una componente della maggioranza Terra, così come il consigliere provinciale Giovannini, esponente politico di Italia Viva. Mi auguro – conclude Daniele Borace – che il terzo polo, Calenda-Renzi, non abbia deciso di far diventare Aprilia il polo della monnezza».
Ma sull’argomento è intervenuto anche il sindaco Antonio Terra, alle prese sia con il problema discarica che con il “fuoco amico” di Unione Civica, che ha criticato il fatto che le liste di maggioranza non fossero state informate del decreto di avvio della Vas del 21 novembre. «Personalmente – afferma il primo cittadino – ero a conoscenza del provvedimento, stiamo seguendo la questione da vicino, se i consiglieri non sono stati informati è semplicemente perché ci riuniamo una volta a settimana».
Una risposta che non si sa quanto potrà piacere al consigliere Marco Moroni, che venerdì aveva invitato l’amministrazione comunale a condividere il prima possibile notizie tanto delicate. Ma più in generale sull’individuazione del sito per l’impianto di smaltimento dei rifiuti Terra ripropone un suo vecchio mantra, scaricando la colpa dei ritardi sui sindaci pontini e sui partiti. «La discarica in zona Pontoni non si farà, non c’è Vas che tenga, perché in quell’area oltre al nostro ricorso c’è quello dei proprietari. Se dovesse passare un piano simile – afferma il sindaco – si scatenerebbe una guerra civile. Ma poi questa discarica chi la deve fare? L’espropriato? Dobbiamo ancora discutere gli assetti futuri dell’Egato in Regione e in Provincia, siamo lontani da una soluzione. E la verità è che stiamo subendo questa vicenda a causa del fallimento dei partiti, la responsabilità maggiore della mancata scelta è da attribuire alla conferenza dei sindaci pontini, molti dei quali hanno una tessera di partito».