Principio di assideramento e il mignolo della mano semi amputato e fratturato. Dopo le cure l’interrogatorio in caserma e il trasferimento nel carcere di Valle Aurelia
CIVITAVECCHIA – Prima l’arresto di Mokhtar Adouni, il 24enne tunisino accusato di aver accoltellato la moglie nella notte tra domenica e lunedì, e poi la corsa all’ospedale di Tarquinia.
Il ragazzo è stato arrestato dai Carabinieri allertati da alcuni familiari che l’hanno trovato a dormire nel garage della loro abitazione in via Cesare Cantù.
L’uomo, stremato da giorni passati all’addiaccio, e soprattutto gravemente ferito ad una mano ha avuto bisogno di cure.
Giunto al Pronto Soccorso di Tarquinia lo hanno prima riscaldato e poi gli hanno suturato il mignolo della mano quasi completamente amputato e fratturato.
La lesione è compatibile con quella del coltello che ha usato per aggredire la compagna.
Si è reso necessario portare il ragazzo all’ospedale di Tarquinia per evitare contatti con i famigliari della compagna che si trova ricoverata presso l’ospedale San Paolo di Civitavecchia.
Dopo poche ore è stato nuovamente portato in caserma per rispondere alle domande dei Carabinieri che lo accusano di tentato omicidio nei confronti di sua moglie Erika Esposito.
Dopo l’interrogatorio, non avendo comunque un altro domicilio dove stare, sarà tradotto nel carcere di Borgata Aurelia.
Il ragazzo era da alcuni giorni strano e non si presentava al lavoro. Lavoro che aveva presso la ditta Ditech di Tarquinia. Assenza notata anche al bar del Top 16 che frequentava abitualmente.