Civitavecchia – Chiuse le indagini per corruzione a carico dell’ex consigliere comunale Mario Fiorentini

Mario Benedetti aveva denunciato di essere stato costretto dal funzionario delle Dogane ad acquistare vini e liquori dal figlio del funzionario

CIVITAVECCHIA – Mario Fiorentini, funzionario delle Dogane di Civitavecchia ha ricevuto l’avviso di conclusione indagini spedito dalla Procura della Repubblica. E’ indagato per corruzione indotta. L’indagine è stata affidata, a quanto pare, al nuovo sostituto procuratore Marina Mannu.

Fiorentini, secondo quanto denunciato dal commerciante Mario Benedetti, in virtù del suo ruolo presso l’Ufficio Dogane di Civitavecchia, avrebbe esercitato pressioni per facilitare concessioni e autorizzazioni per un chiosco bar a Piazza degli Eventi.

Mario Fiorentini

Il funzionario è indagato per il reato di induzione indebita a dare o promettere utilità (319 Quater c.p.) ed è stato iscritto sul registro degli indagati nel procedimento 1782/2022 per i fatti criminosi commessi in data 29 giugno e 20 luglio del 2021. Secondo la denuncia del commerciante, il dirigente con un passato da consigliere comunale in città, per agevolare il rilascio di alcune autorizzazioni legate all’occupazione del suolo demaniale , avrebbe in qualche modo invitato il commerciante a rifornirsi di vini ed bevande varie dal figlio che fa il rappresentante di questi prodotti.

Alla dettagliata denuncia erano state allegate delle registrazioni audio che hanno convinto sia gli inquirenti che il magistrato a procedere contro il funzionario che adesso rischia anche il posto di lavoro.

Al rifiuto di acquistare questi prodotti, evidentemente meno vantaggiosi e alla restituzione di alcuni ordini, per Benedetti sarebbero iniziate una serie di ritorsioni che però non lo hanno fatto desistere e quindi ha denunciato il tutto all’autorità giudiziaria.

Il legale del commerciante, l’avvocato Lorenzo Mereu raggiunto da noi telefonicamente ci ha confermato l’azione giudiziaria ma non ha voluto rilasciare dichiarazioni.

 


PRESUNZIONE DI INNOCENZA
Nel sistema penale italiano la presunzione di innocenza, art 27 Costituzione, è tale fino al terzo grado di giudizio e la persona indagata non è considerata colpevole fino alla condanna definitiva.