Roma – Questa mattina, alla Cittadella della salute, nel corso di un incontro con la stampa, è stato presentato il nuovo Percorso diagnostico, terapeutico e assistenziale per il paziente con patologia ipofisaria della Asl viterbese, in occasione della manifestazione ‘Ipofisare a Viterbo‘ che, da mercoledì 28 novembre e fino a domani, si sta svolgendo presso la Città dei Papi.
Alla presentazione sono intervenuti il direttore generale ff della Asl di Viterbo, Antonella Proietti, il direttore del dipartimento di Neuroscienze e organi di senso, Riccardo Antonio Ricciuti, il direttore del dipartimento di Cure primarie, Giuseppe Cimarello, il direttore ff dell’unità operativa di Medicina generale dell’ospedale Belcolle, Marcello Alberti e la presidente dell’Associazione nazionale italiana patologie ipofisarie di Viterbo, Farida Pantella.
Il Pdta della patologia ipofisaria, di cui Riccardo Antonio Ricciuti, direttore dell’unità operativa complessa di Neurochirurgia di Belcolle, è coordinatore comprende e segue l’intero percorso di cura del paziente: dal sospetto diagnostico all’approfondimento diagnostico con esami di secondo livello, dall’intervento chirurgico alla fase post-operatoria, fino al monitoraggio successivo e al follow up clinico.”Il vantaggio per il paziente seguito all’interno del percorso- ha spiegato Ricciuti– è l’avere a disposizione un team multiprofessionale di specialisti che si prende carico il suo bisogno di salute: dalla diagnosi alla terapia fino al follow-up. È un approccio multidisciplinare moderno e finalizzato a garantire la migliore qualità di cura del paziente”.
“Oltre all’evidente beneficio in termini di orientamento e di accesso ai servizi– ha continuato- il percorso garantisce anche la condivisione, da parte di tutti gli specialisti, delle condizioni cliniche del paziente, oltre che degli accertamenti diagnostici e dell’iter terapico”.
Nel percorso diagnostico terapeutico relativo alle patologie dell’ipofisi, accanto ai neurochirurghi collaborano gli endocrinologi della Medicina di Belcolle e di Acquapendente, dove sono stati attivati ambulatori dedicati, i radioterapisti, gli anatomo patologi, i biologi molecolari, i radiologi, gli oculisti, i tecnici di laboratorio e gli oncologi della Asl di Viterbo.
“Durante la settimana in corso dedicata all’ipofisi- ha aggiunto il direttore generale ff della Asl di Viterbo, Antonella Proietti– alla Cittadella della salute sono state erogate numerose visite gratuite a pazienti con patologia della regione ipofisaria. Domani, sabato 3 dicembre, a conclusione dell’iniziativa ‘Ipofisare a Viterbo’, presso la sala congressuale di Valle Faul, terremo un congresso di respiro nazionale riguardante le problematiche cliniche di queste patologie”.
“È stata una settimana, dunque di prevenzione– ha sottolineato- ma anche di orientamento e di promozione del nuovo Pdta che abbiamo messo in campo, grazie alla partecipazione di tutti i professionisti coinvolti al suo interno e che certifica, in particolare, quanto sia cresciuto in questi ultimi anni il Dipartimento di Neuroscienze ed organi di senso, diventando per alcune sue linee di attività un punto di riferimento, non solo per la nostra provincia, ma per tutta l’area nord della regione Lazio”.
“La diffusione del percorso, infine, ha interessato anche i medici di medicina generale della Tuscia- ha concluso Proietti- i quali restano un nodo importante della rete, con particolare riferimento all’attivazione del quesito diagnostico rispetto a una malattia misconosciuta per molto tempo, come la patologia ipofisaria”.