VITERBO – Fino al 20 febbraio un percorso attraverso le opere dei falsari dell’arte vissuti tra Ottocento e Novecento. E’ la mostra, inaugurata ieri mattina da Vittorio Sgarbi al Centro culturale di Valle Faul, dal titolo “Fakes. Il falso nell’arte da Annio ad Omero”.
Partendo dal cremonese Alceo Dossena (1878-1937), creatore di sculture nello stile dei Greci, degli Etruschi e dei più grandi maestri italiani del Trecento e del Rinascimento, si arriva a Giovanni Bastianini, autore di opere in stile rinascimentale, quindi a Icilio Federico Joni e Umberto Giunti, che si specializzarono nell’imitazione dei Primitivi italiani.
Esposti anche i marmi assemblati nel Quattrocento da Annio da Viterbo, archeologo-falsario che utilizzò le sue creazioni per esaltare le mitologiche origini cittadine. Una sezione è dedicata poi alle ceramiche e ai bronzi in “stile etrusco” di Omero Bordo (1943-2018), l’artista di Tarquinia che alla fine del Novecento ha visto molte delle sue opere esposte nei maggiori musei come originali reperti archeologici.
Infine spazio anche alle caricature di Franco Cordelli “Gatti e Caricature” rigorosamente in bianco e nero.