Rieti, umbilicus Italiae

Crocevia tra i monti Sabini e quelli Reatini, Rieti è l’umbilicus Italiae, ovvero il centro geografico d’Italia. Fin dall’antichità, è stata una città importante, crocevia tra i monti Sabini e quelli Reatini. Ricca di testimonianze risalenti anche all’epoca romana come medievale, Rieti è un vero e proprio gioiello del turismo in Sabina. Propone un territorio, a dir poco, meraviglioso, in cui predomina un delizioso paesaggio naturale. Oltre a ciò Rieti è una meta turisticamente importante per la sua storia, per gli eccellenti esempi di architettura civile, militare e religiosa. Un passato glorioso, in cui spicca, tra l’altro, San Francesco d’Assisi.

Dalla cima del Terminillo alla Rieti sotterranea

Dominata dalla cima del Terminillo, Rieti è valutata come l’ideale punto di partenza per ammirare le meraviglie generosamente offerte dalla Sabina, un territorio particolarmente ricco di santuari francescani, fortezze, castelli e stupende oasi naturali protette. Eccellente meta turistica, Rieti è particolarmente apprezzata per la quiete, per le bellezze del suo passaggio, come pure per l’ottima cucina.

Cosa vedere a Rieti

Sicuramente il Ponte romano ad arco, che attraversa il Velino e collega Piazza Cavour con Via Roma, che è stato edificato negli anni Trenta, a sostituzione dello storico ponte i cui resti sono visibili ancora sul letto del fiume proprio sotto al nuovo.

La Cattedrale di Santa Maria Assunta è nel centro storico di Rieti ed è il Duomo della città. La prima costruzione risale al VI secolo, modificata e parzialmente ricostruita nel XII secolo. Rieti fu spesso eletta sede papale, soprattutto nel corso del XIII secolo, e per questo la Cattedrale di Santa Maria Assunta vide diversi Papi dir messa tra le sue mura. L’esterno della Chiesa è in stile romanico e contrasta fortemente con quello interno, barocco, frutto delle contaminazioni e delle modifiche successive alla costruzione. Entrando, si consiglia di volgere lo sguardo in alto, soprattutto all’interno delle cappelle. Le cupole che le sovrastano sono meravigliose, in particolare quella del SS. Sacramento. Non bisogna dimenticare neppure di scendere nella cripta, anch’essa in stile romanico.

Nel corso della storia, Rieti fu spesso sede papale e per rispondere all’esigenza di accogliere la curia in città, tra il 1283 e il 1288 fu costruito il Palazzo Vescovile, detto anche Palazzo Papale. Edificato a fianco della Chiesa di Santa Maria Assunta, l’edificio si compone di due piani. Al piano terra si trova l’ambiente delle Volte del Vescovado, un grandioso portico a due navate estremamente suggestivo per questo spesso sede di mostre ed eventi. Agli inizi del 1700 questo spazio venne diviso, tramite tramezzi, in botteghe che vennero affittate ad artigiani di Rieti. Esisteva, infatti, la necessità di reperire fondi per la sistemazione dei danni causati dal terremoto del 1703 al palazzo. Le volte del Palazzo Vescovile svolsero questa funzione fino all’inizio del XX secolo. Il primo piano è occupato per la maggior parte della superficie dal Salone delle Udienze, una grande sala che dal 2005 ospita la pinacoteca del Museo diocesano di Rieti. Il tema dell’archeologia é ben presente grazie alla presenza di antichi palazzi e non é raro riscontrare scoperte casuali, anche nella zona limitrofa. Il tema dell’archeologia ormai é ben presente in tutte le cittá italiane e non é un caso che sia stato ripreso anche dall’industria cinematografica, come i classici film di Indiana Jones oppure i film tratti dai libri di Dan Brown. Inoltre, la tematica é stata ripresa anche dall’intrattenimento digitale, basti pensare a giochi come Assassin’s Creed oppure per esempio quelli piú di nicchia come Betway Casino.

Molto della costruzione e delle decorazioni originali del palazzo sono andate perse a seguito dell’utilizzo dell’edificio come alloggio delle truppe di Giuseppe Garibaldi. In segno di disprezzo nei confronti della Chiesa, le truppe imbrattarono i muri del palazzo in maniera oscena tanto che l’unico modo per rimediare a tale scempio fu coprire d’intonaco le pareti, mandando perso tutto quello che di prezioso c’era lì sopra.

Altre importanti testimonianze di arte sacra sono la Basilica minore di Sant’Agostino, la Chiesa di San Domenico, la Chiesa di San Francesco e i vari santuari francescani posti lungo la Valle Santa. E poi ancora le opere civili come il Teatro Flavio Vespasiano, il Palazzo Comunale, il Palazzo Vincentini.

In conclusione, dopo aver preso un aperitivo in piazza Vittorio Emanuele II e fatto shopping in via Roma, non può mancare una passeggiata serale prima di coricarsi. E chi vivrà vedrà.