Un chilometro ad andare e uno per tornare costeranno una cifra iperbolica e fuori da ogni logica commerciale
CIVITAVECCHIA – Natale ha portato un bel regalo ai crocieristi e alle compagnie armatoriali. Tutti i turisti che decideranno di scendere dalla nave per andare alla stazione di Civitavecchia, un chilometro in linea d’aria, saranno costretti a pagare 6 euro a tratta.
Una cifra folle che serve in qualche modo a coprire la voragine di Csp ma che è fuori da ogni logica. Qualcuno ha cercato di minimizzare che in altri porti europei si paga anche di più. Il problema è che quei porti sono realmente turistici. Attrezzati. Spiagge pulite e soprattutto le distanze da coprire non sono limitate ad un ridicolo chilometro.
Non essere in grado di gestire la cosa pubblica e le società pubbliche non può essere la giustificazione di rivalsa, in termini di tasse, nei confronti dei turisti che di solito si limitano a transitare lungo Civitavecchia. Adesso lo faranno imprecando l’assurdità di questa tariffa che, ci dicono, qualcuno aveva proposto fosse minimo di 8 euro.
Praticamente per andare in stazione costa meno prendere un taxi o un van nove posti rispetto a pullman stracarichi di persone che, ammassate come bestie, vengono portate in stazione facendo il giro lungo per giustificare il viaggio. Basterebbe riaprire varco Fortezza e mandarli a piedi che non sono neanche 500 metri.
Sui social delle compagnie di crociere è un vero bagno di sangue di critiche ed insulti. Non sappiamo chi sia l’artefice di questa genialata ma riteniamo colpevole tutto il consiglio comunale che ha avallato una decisione fuori da ogni logica di libero mercato. Quando il turista è considerato un pollo da spennare basta fare due passi alla Città di Traiano dove, per fare due chilometri su un autobus di linea bisogna sborsate la bellezza di 12 euro. VERGOGNA…