CIVITAVECCHIA – Da un lato un investimento privato pronto a diventare progetto concreto da circa 7 milioni di euro.
Dall’altro la volontà, mai abbandonata da parte dell’amministrazione, di realizzare un’iniziativa pubblica. Al centro resta ancora un sogno nel casetto che potrebbe far decollare Civitavecchia ma che ancora non riesce a vedere la luce.
Il 2023 potrebbe essere un anno di svolta per il termalismo in città. Mei mesi scorsi l’imprenditore Marco Sensi, che con il suo gruppo già gestisce le Terme dei Papi a Viterbo, ha confermato la volontà di voler investire a Civitavecchia – dove già qualche anno fa ha acquistato il Casale dei bagni – 7 milioni di euro per le “Terme Imperiali”. Resta in attesa però di un cenno da parte del Comune.
«Un progetto indubbiamente interessante – ha confermato l’assessore ai Lavori Pubblici Roberto D’Ottavio – non è però quello che risponde alle nostre esigenze. Noi vorremmo realizzare le terme pubbliche, ripartendo dalla riqualificazione del vecchio albergo».
D’Ottavio ricorda che soltanto a luglio il Comune è tornato in possesso dalla Procura dei documenti inerenti le terme. «La nostra priorità al momento è stata quella delle progettualità legate al Pnrr, per non perdere i fondi accordati – ha aggiunto – entro gennaio dovremo chiudere l’intesa con Mit e Adsp. Poi ci occuperemo di far partire le terme pubbliche: verificheremo se tutti i documenti sono corretti, valuteremo quello che sarà l’iter più veloce possibile per poi attuarlo attraverso quelli che saranno gli indirizzi politici di questa giunta. Questo entro il primo semestre del 2023, per poi andare a gara il prossimo anno. Nel frattempo – ha concluso – approfondiremo anche la proposta avanzata da Sensi, con l’intento però di tutelare innanzitutto l’interesse pubblico».