di Cristina Volpe Rinonapoli
MONTALTO DI CASTRO – In “The Day After“, la famosa pellicola di Nicholas Meyer uscita nell’83’ e vincitrice di numerosi premi, si illustrava con intenti ammonitori le conseguenze di una guerra nucleare.
Ed appunto nella trama, ci sono gli abitanti di una piccola città del Kansas, la loro vita quotidiana cessa nel suo svolgersi tranquillo, quando il lancio delle bombe atomiche, restituiscono, il giorno dopo, come da traduzione letterale del titolo del film, le immagini di un Paese devastato con esseri umani ridotti a zombies ed intorno il nulla, solo macerie e desolazione.
Non è sicuramente quello che si augura alla comunità di Montalto Marina, ma lo scenario attuale ha delle similitudini.
Arrivando dal Paese ed andando verso la Marina si giunge al molo, a parte qualche pescatore, è il “grande nulla”: un parcheggio con lavori in corso, un muro di contenimento in caso di esondazione del fiume Fiora, che rischia di diventare l’ennesima opera incompiuta in Italia, tanto si sono dilatati i tempi di realizzazione, quindi, procedendo sul lungo mare, soprattutto all’imbrunire, sembra di stare in un Paese fantasma, con qualche esercente che resta aperto nonostante tutto, quasi un gesto eroico, non più di due ristoranti ed una farmacia comunale. In vari tratti il manto stradale è pieno di buche, e radici di alberi che sfondano il cemento, l’illuminazione in certe zone è del tutto assente.
A far da sfondo le torri della centrale Enel, denuclearizzata, Il tutto potrebbe ispirare nuovamente un Nicholas Meyer ed il “The Day After” sarebbe ambientato, questa volta, in Maremma.
Sicuramente Montalto Marina, é fuori stagione, pochi mesi e tutto sarà riaperto, affollato dal popolo dell’estate. Ma questo è il punto, una marina completamente affidata al turismo, quindi destinata ad animarsi solo 4 mesi l’anno, non é previsto autunno e inverno per chi vive qui. Difficile prendere anche solo caffè, se non all’unico ristorante che eroicamente ha deciso di rimanere aperto, non ci sono biblioteche, ludoteche, librerie, info point, tutto un cantiere, alcune strade sono chiuse, buche piene di acqua quando piove.
Nelle giornate di sole la natura basta a sé stessa ed attira gente, offre un servizio al posto dell’amministrazione, ma in assenza di bel tempo, non vi é motivo per uscire di casa se abiti a Montalto Marina.
Eppure le tasse da quest’anno sono aumentate, ma i servizi diminuiti. Cosi come si legge in una nota del gruppo “Insieme per Montalto e Pescia romana” che rivolgendosi ai cittadini si interroga su alcuni temi, ricordando all’attuale amministrazione gli impegni presi, sia su Montalto Paese che alla Marina:
“In primo luogo speriamo che riparta la ludoteca. Speriamo che possano ripartire i progetti sospesi a scuola come il “supporto allo studio e all’inclusione” e “ l’english School”[…] che venga riavviata la gara per la manutenzione pluriennale delle strade, sospesa a giugno e scomparsa nel nulla, così come il sevizio ordinario in questi mesi- continua il comunicato- che vengano avviate le tante gare dei mutui e i finanziamenti presi dalla precedente amministrazione; che partano i lavori già affidati dalla precedente amministrazione in primavera come la riqualificazione del centro storico, la realizzazione dello skate park alla marina e i lavori di decoro a Pescia Romana; così come che il servizio delle postazioni differenziate per le case Enel e il centro storico, che lo sport riparta al meglio e vengano attivati gli aiuti alle associazioni come i contributi e il bonus giovani, e che vengano riproposte e finanziate manifestazioni importanti come il Memorial Vittorio Renzi e la Maratonina di Vulci, attualmente scomparsi dalla programmazione. […] Speriamo che si riprendano le tradizioni, come la sagra del melone, e che gli aggravi tributari a carico dei cittadini, ed in particolare ai danni di commercianti e agricoltori, vengano rivalutati a ribasso […]Speriamo che tutti possano avere le stesse chances e che gli operatori del territorio vengano coinvolti al meglio nella programmazione turistica, nei lavori, nei servizi e nello sviluppo della città “ conclude il post diramato sui social del gruppo insieme per Montalto e Pescia, che più che opposizione affida tutto davvero alla speranza.
Gli fa eco Elisabetta Puddu consigliera comunale in quota Pd che affida tutto ad un reportage fotografico, pubblicato sulla sua pagina social, che non ha bisogno di troppe parole “Un bel disagio…” si limita a scrivere, effettivamente le immagini parlano da sole.
La Puddu ribadisce che come opposizione in seno al consiglio comunale: “Ci stiamo battendo molto perché Montalto, la sua marina compresa torni ad un aspetto più decoroso ed accogliente, la nostra maggiore risorsa oggi è il turismo, tra l’altro, perciò, contemporaneamente alla giusta opportunità di ogni cittadino di godere del territorio nel suo decoro e senza disagi, forte è anche l’esigenza di una buona accoglienza di chiunque decida di visitare la nostra costa ed i nostri litorali.”
Sperano nel rilancio di un Paese, che avrebbe tutte le carte in regola per essere un polo di attrazione non solo turistica e 12 mesi l’anno, un luogo vivibile prima di tutto per i suoi cittadini, offrendo servizi, che vadano anche a coadiuvare l’enorme sforzo delle attività commerciali, con la logica che una biblioteca accanto ad un ristorante potrebbe essere un abbinamento vincente. Eppure, il parco del Vulci ricade nel territorio, quindi poli museali dislocati sul territorio, che riprendano un tesoro inestimabile, si potrebbe far pressione sulla Regione, sul Governo e valorizzare una zona che le carte in regola le avrebbe tutte per essere culturalmente e socialmente meno depressa.
Ma ad oggi torniamo al “The Day After, nel film tra tanti orrori, viene al mondo un bambino, simbolo di una speranza che, nonostante tutto, rinasce nel cuore dell’uomo. Il film si chiude sull’immagine di due uomini che si abbracciano sulle rovine di una città rasa al suolo. Quindi al momento, forse la speranza è davvero la parola chiave così come sottolinea il comunicato di “Insieme per Montalto e Pescia” …speriamo.