Esodo concordato per cinque dirigenti e contenzioso con altri tre (due sottoposti a pesanti inchieste giudiziarie)
CIVITAVECCHIA – Giovedì prossimo, 26 gennaio, il Comitato di gestione dell’AdSP, composto da Roberto Fiorelli, Giuseppe Lotto ed Emiliano Scotti, sarà chiamato a deliberare, su proposta del presidente Pino Musolino, sentito il segretario generale Paolo Risso, la nuova dotazione organica dell’Autorità Portuale.
La nuova pianta organica prevede la conferma del numero e degli inquadramenti del solo personale con qualifica non dirigenziale (che recentemente ha sottoscritto un accordo pubblicato sul sito dell’Autorità), mentre prevede l’uscita concordata di 5 dirigenti, ed il licenziamento di altri 3 dirigenti ritenuti in esubero.
Infatti, il numero di dirigenti ritenuti da Paolo Risso sufficienti a gestire tutti i procedimenti che prima coinvolgevano 12 dirigenti è stato stabilito in 4, di cui due con qualifica di capo area.
I nomi dei dirigenti ritenuti in esubero non viene indicato nei documenti redatti da Pino Musolino ma i loro nomi sono ormai di dominio pubblico perché sono gli stessi interessati a parlarne.
A pesare sul futuro di tre dirigenti non solo la vicenda Total Erg (decisiva la mancata transazione dell’ex presidente Di Majo), che ha comportato danni per l’Ente Portuale, o altri procedimenti da cui è scaturito l’eccessivo contenzioso a carico dell’Autorità ma soprattutto, almeno per due di loro, condotte contrarie al proprio dovere d’ufficio e indagati dall’autorità giudiziaria o sotto processo.
La nuova pianta organica che verrà valutata il prossimo giovedì potrebbe essere un premio per gli eccellenti risultati conseguiti da alcuni dirigenti che hanno contribuito ad evitare il collasso della struttura e le cui capacità hanno consentito loro di passare indenni la mannaia voluta dalla Corte dei Conti, come indicato nella Delibera n.11 del 25.01.2022, con cui la Corte ha pesantemente bocciato alcuni settori dell’Autorità Portuale.
Viceversa, un allontanamento dalle funzioni di alcuni dirigenti che hanno conseguito ottimi risultati andrà motivato bene al Comitato di Gestione per affrontare con più determinazione le conseguenziali azioni civili che, inevitabilmente, saranno promosse da alcuni di loro.
Il segretario generali ha preparato una relazione dove spiegherà come mai il Ministero in passato aveva ritenuto necessari 12 dirigenti in assenza degli impegni del PNRR e oggi, con i nuovi inquadramenti, ne basteranno soltanto 4.
L’esodo volontario di 5 dirigenti ha consentito all’AdSP di adempiere pienamente a quanto richiesto dalla Corte dei Conti ma a quanto pare non è sufficiente per cui si dovrà procedere anche al successivo taglio “forzato”. Al momento non trapela altro ma dal Comitato di gestione uscirà un documento con il quale si darà conto delle iniziative intraprese.