TARQUINIA – Lunedì scorso i funerali di Silvia Casanova, affetta da una malattia rarissima.
Una foto sorridente, palloncini bianchi e uno rosso a forma di cuore, un orsacchiotto di peluche davanti a una bara bianca. Questa l’immagine che si è presentata alle persone che hanno affollato la Chiesa della Madonna dell’Olivo, dove sono stati celebrati i funerali di Silvia Casanova.
La giovane tarquiniese, affetta da una malattia rarissima, la Cipo, pseudo ostruzione intestinale cronica, è spirata all’ospedale di Belcolle a Viterbo, nella notte tra sabato e domenica. Da cinque anni combatteva con questa malattia, che in Italia è stata diagnosticata appena a 150 persone.
La Santa Messa è stata celebrata da ben quattro sacerdoti: il parroco don Stefano Carlucci e il suo predecessore don Roberto Fiorucci, il vice parroco don Charbel e don Donato Palmentieri, cappellano militare della Legione Carabinieri del Lazio. “Le andavo a portare la comunione a casa mentre era costretta in un letto dalla malattia – ha ricordato don Stefano nella sua omelia – dentro aveva un dolore forte che non veniva compreso dagli altri e che piano piano l’ha consumata. Aveva sempre un sorriso per tutti e il suo sorriso oggi è quello di Gesù. Lei ci lascia un’eredità, il sorriso sereno, la tranquillità e la forza con la quale ha affrontato la malattia.”
Tra le testimonianze degli amici, quella dell’artista Massimo Stefani, che su invito di mamma Serena ha letto un bellissimo messaggio. “Ognuno di noi viene al mondo con un’importante missione – ha detto Stefani – c’è chi la ignora o la ripudia e chi una volta compresa non può esimersi dall’impegnarsi anima e corpo per provare a compierla. Poi ci sono i prescelti da Dio a dimostrare l’esistenza dell’energia più potente dell’Universo: l’amore puro. Un prezioso messaggio di speranza per chiunque verrà dopo, in un mondo corrotto dalla superficialità, dall’effimero e dai vizi, che funga da guida per un cammino all’insegna dei veri valori della vita.
Silvia e Andrea sono stati scelti per questa missione – ha proseguito l’artista – che avrebbero preferito compiere diversamente da come il destino ha loro imposto. Ma l’amore puro può essere dimostrato solo attraverso il sacrificio, a volte anche estremo. Ora che Silvia ha raggiunto il suo posto tra le stelle più splendenti del firmamento, nulla potrà dividerla da Andrea e nulla potrà dividere Andrea da Silvia.
Si viene al mondo per amare e, chi come loro ci riesce appieno per l’eternità, può essere solo che ammirato e, mi si perdoni l’azzardo, invidiato. Sì, Silvia e Andrea sono da invidiare, perché poter vivere fino all’ultimo respiro, occhi negli occhi, l’uno per l’altra, è la cosa più bella a cui un essere umano degno di tale definizione possa ambire. Ciao Silvia, sei stata una guerriera dell’amore – ha concluso Stefani visibilmente emozionato – tutti noi che abbiamo seguito la tua storia e te ne saremo grati per sempre. E grazie Andrea, per averci dimostrato che l’amore puro esiste.”
Hanno partecipato alla funzione religiosa il sindaco di Tarquinia Alessandro Giulivi e una rappresentanza dell’Arma dei Carabinieri, in quanto il padre di Silvia presta servizio nella Benemerita. La lettura delle sacre scritture è stata affidata a Marzia Bertocchi, vice presidente dell’associazione GIPsI che raggruppa i malati affetti da Cipo, che era accompagnata dalla volontaria Tamara Ferri.