VITERBO – “Qui oggi gli occhi mi si riempiono di bellezza“, è la ministra al Turismo Daniela Santanchè a pronunciare queste parole dentro la Sala regia di Palazzo dei Priori, nel suo tour di oggi nella Tuscia, per parlare di Turismo e di ciò che il governo sta facendo per uno dei settore traino del Paese. Prima tappa Tarquinia e il suo museo etrusco, che Santanchè non aveva mai visitato prima e di cui ha ammirato bellezza e potenza. “Vi ricorderete di questa gita, certi momenti rimangono nel cuore“, ha affermato ad alcuni giovani che si trovavano lì con la scuola. Un passaggio veloce a Vetralla e in tarda mattinata l’arrivo nel capoluogo. Ad accompagnarla il deputato Mauro Rotelli e ad attenderla in Comune la sindaca Chiara Frontini e l’assessore allo Sviluppo economico Silvio Franco.
Protocollo d’intesa città universitaria europea e aumento giorni di permanenza dei turisti, alcuni dei traguardi raggiunti ed elencati dalla sindaca: “Ora lavoriamo in vista del grande Giubileo del 2025, la città, la Tuscia non può perdere questa opportunità“.
Silvio Franco ha ricordato l’importanza di Viterbo “Cuore della Tuscia”, motore dello sviluppo di tanti altri comuni con cui fare rete, oltre alla presentazione della città alla candidatura di Capitale della Cultura 2033, su cui stanno lavorando.
Il deputato di Fratelli d’Italia Mauro Rotelli ha sottolineato la sinergia con l’amministrazione comunale realizzata con diversi progetti in essere e ricordato l’aiuto del Governo con il Fondo rotativo per le imprese turistiche che partirà il 1 marzo 2023.
Ed infine la parola è passata all’atteso intervento del ministro Santanchè.
“Per il giubileo 30 milioni di turisti arriveranno a Roma e voi dovrete essere bravi ad intercettarli con proposte attrattive. Grazie alla nostra presidente del Consiglio abbiamo sempre creduto alle potenzialità del Paese, ecco perché sono stati stanziati 1 miliardo e 380 milioni per il turismo e 17 milioni di euro per il Giubileo. Questa è la città dei Papi, già ciò la dice lunga, ed inoltre avete le Terme, le “nostre” terme tanto care agli antichi romani, oltre a prodotti enogastronomici eccellenti. Roma non deve essere per i territorio una minaccia, ma un valore aggiunto. Quello su cui dovete lavorare è la qualità di servizi e strutture ricettive, perché il turismo del lusso attrae anche quello di massa”.
E a quanto pare i turisti sono pronti a spendere il 20 per cento in più pur di avere prodotti esclusivi.
“Nel mondo c’è voglia d’Italia. Esclusività ed eccellenza. Dobbiamo essere orgogliosi del nostro Paese, come voi che vivete a Viterbo, la Tuscia è meravigliosa”.
Turismo religioso, enogastronomico, termale, mare, laghi, montagna, un luogo dove non manca niente, ed ora anche soldi ed una sfida aperta, anzi due: il Giubileo del 2025 ed Expo 2030, per il quale il Governo sta dando battaglia perché venga fatto a Roma “e non in Arabia Saudita dove sistematicamente vengono violati diritti umani fondamentali”, ha concluso la ministra.
b.f.