La Fondazione Carnevale civitonico è in pieno fermento e in grande attività per organizzare una manifestazione bella e attraente. Un dato molto importante a livello turistico è l’arrivo a Civita Castellana di ben 85 mezzi, tra autovan, roulotte e camper, con circa 250, 300 visitatori.
“Per il Carnevale – spiega Valerio Turchetti, presidente della Fondazione -, abbiamo ricevuto richieste da parte di associazioni di camperisti che intendono soggiornare a Civita Castellana per l’intero week end. È stata quindi inoltrata al Comune la richiesta di riservare parcheggi ed area camper per i turisti. L’area camper di fronte al cimitero civico è attualmente piena di camper stanziali. Chiediamo ai proprietari di rimuoverli per il periodo del Carnevale per favorire l’accoglienza dei turisti. L’amministrazione comunale provvederà ad emettere le opportune ordinanze, per evitare eventuali disagi o incomprensioni”.
Un altro aspetto rilevante riguarda il percorso delle tre sfilate previste nei giorni di domenica 19 febbraio, martedì 21 febbraio e domenica 26 febbraio. “Come ogni anno – precisa Turchetti -, circolano notizie false sul percorso delle sfilate. Il percorso sarà quello classico. Nessuno ha pensato di cambiarlo, anche se ne conosciamo le sue diverse problematiche. Tra queste c’è corso Bruno Buozzi che presenta una strettoia che complica il passaggio dei carri allegorici in contemporanea alla massa formata dalle maschere e dal pubblico. Solo la consapevolezza e la collaborazione di tutti può aiutare a non creare situazioni di pericolo. Lungo corso Bruno Buozzi i gruppi in maschera, il pubblico e le maschere libere devono camminare nel senso di marcia dei carri; una volta arrivati in piazza Giacomo Matteotti possono defluire e raggiungere altri luoghi, utilizzando percorsi alternativi. Non si deve percorrere il corso contromano fino a quando non sarà arrivato l’ultimo carro”.
“Per agevolare queste disposizioni verrà predisposta una segnaletica ed un servizio di security presidierà le strettoie – conclude -, ma ripeto, sarà il comportamento di ognuno di noi il miglior metodo per evitare situazioni pericolose. Invito dunque a diffondere questo messaggio affinché ci sia consapevolezza e collaborazione da parte di tutti al fine di rendere viva la popolare tradizione carnevalesca e del suo percorso storico, compatibilmente alle norme di sicurezza richieste per un grande evento come il Carnevale civitonico che coinvolge migliaia di persone di tutte le età”.
Alfredo Parroncini per “il Corriere di Viterbo”