La sera di Giovedì 9 febbraio in Via Appia Antica 18 presso la Scuola dei Gladiatori l’evento open per la celebrazione dell’alleanza Sgarbi-Nerone a sostegno della trasteverina
ROMA – Un po’ Giovanna d’Arco, un po’ Sant’Elena e un po’ Rosetta di Rugantino. Questo in sintesi il profilo di Tatiana Melaragni, quasi dieci lustri (a Roma si direbbe ‘mezza piotta’) alle spalle pur dimostrandone 2 o 3 di meno.
Trasteverina di nascita (le manca solo il coltello sotto panni, ma chissà), ha vissuto anche a Cinecittà e nella Sabina romana.
Un fidanzato nell’esercito di nome Fabio (e come ti sbagli, visto che lei stessa ha frequentato la scuola per gladiatrici e gladiatori del Gruppo Storico Romano in Via Appia Antica 18). Una sorella più piccola, Tamara. Loro due insieme incarnano perfettamente la figura della Romanina (celebre brano cantato da Claudio Villa, Alvaro Amici e Lando Fiorini).
Fervente paladina del Corpo di San Lazzaro dedito ad opere di bene in nome della Verità della Croce (erede del primo Ordine dei Cavalieri di San Lazzaro che tra 4 decenni compirà mille anni!).
La sua crociata per la Verità storica ed archeologica, basata sugli studi e la ricerca sul campo (cioè nei cantieri dove scava), mira non solo ad illuminare Roma Antica, ma anche la civiltà etrusca e dei popoli preromani e preistorici. Appassionata di Terra Santa come Sant’Elena, ha lavorato spesso in Israele, Giordania e Siria. Ha scavato a Palmira prima delle distruzioni dell’Isis. Conosce le lingue straniere europee e l’ebraico.
Vittorio Sgarbi, capolista di Moderati-Sgarbi, l’ha voluta con forza nella sua lista, appaiata proprio con lui per l’espressione delle 2 preferenze sulla scheda, sia per le sue competenze archeologiche e turistiche (è anche leader di tour internazionali), sia per la sua combattività, che ha dimostrato nelle elezioni capitoline risultando la candidata più votata in percentuale della Lista Nerone con circa 500 preferenze al Municipio XII (Monteverde-Bravetta-Pisana).
La presentazione ufficiale del tandem Sgarbi-Melaragni avverrà nel Villaggio del Gruppo Storico Romano di Nerone io prossimo giovedì 9 febbraio in una serata-evento aperta a tutti.
Che ci faceva una cristiana convinta come te nella Lista di Nerone? E come hai fatto a prendere i tantissimi voti dei tanti parrocchiani di Monteverde?
Essere cristiana ed archeologa significa cercare di comprendere altre culture e fedi religiose, in generale di scoprire la parte migliore di ogni individuo. Scelsi di collaborare con Sergio Iacomoni detto ‘Nerone’ perché è una persona vera, schietta, concreta nell’aver dimostrato coi fatti il suo amore per Roma. Nel XII municipio chi mi ha votato mi conosce bene e sa che quando prendo un impegno, lo prendo sul serio. Onestamente non so sei miei elettori fossero tutti parrocchiani. Credo di aver ricevuto un voto trasversale, anche di simpatia.
Nerone e Sgarbi cosa hanno in comune?
Sono personaggi che se pure apparentemente diversi, vengono accomunati dalla tensione verso la ricostruzione della verità storica, sociale. Anche di quella psicologica nel caso di Sgarbi critico d’arte; entrambi possono avere questa forma di ribellione rispetto ai canoni richiesti dalla società o dai media; esprimono semplicemente se stessi senza alcun inganno. La loro è una ribellione solo apparentemente violenta: le spade forgiate da Nerone, peraltro molate secondo legge, non hanno mai fatto male a nessuno. Come le intemerate di Sgarbi sono unicamente verbali. Sergio ‘Nerone’ e Sgarbi o li detesti o li ami. Io sono per la seconda opzione.
Cosa può fare in Regione un’archeologa che è anche titolata come professionista del turismo?
La regione Lazio è tra le regioni italiane più ricche di beni culturali. Facendo un confronto con altre regioni, è anche quella più ricca di storia e siti archeologici, che a loro volta richiamano turisti italiani ma anche stranieri. Archeologia e Turismo vanno di pari passo e hanno un destino comune se utilizzate nel modo più rispettoso e proficuo: RICCHEZZA STORICA-ARCHEOLOGICA-ARTISTICA = RICCHEZZA ECONOMICA. Non ci rendiamo conto (lo dice anche Francesco Rocca candidato alla presidenza col cdx per la Regione Lazio) che sono quei tasselli che portano denaro che viene poi distribuito, non soltanto nello stesso settore, ma in tutti gli altri campi. Maggiori sono le archeo-entrate in regione, maggior il numero di chi ne beneficerà. I soldi verranno così distribuiti per investire su cultura, turismo, strutture ricettive ma anche, scuola, ambiente, sanità, infrastrutture utili. Possiamo dire che nel Lazio Storia Archeologia Arte e Turismo sono i 4 lati della base piramidale dell’economia.
Dicono che sei una Pasionaria anche nel campo della Fede. Come interpreti il passo del Vangelo ‘Date a Dio quel che è di Dio, date a Cesare che quel che è di Cesare’? Come doverosa imparzialità e perfino indifferenza della politica rispetto alla religione?
Beh se vogliamo dirla tutta, la frase citata dai Vangeli mette in evidenza la capacità di riconoscere la competenza, o se vogliamo il ‘merito’ di ciascun soggetto. In fondo anche su questo canone si fonda il principio laico di divisione dei poteri. Lo stesso Cristianesimo è una religione più moderata, più equilibrata di altre, senza con ciò voler negare il suo carattere rivoluzionario rispetto agli schemi della società giuidaica e greco-romana in cui si affermò. Basti pensare al fatto che trattasi di un monoteismo in cui Dio è al contempo uno e trino e che c’è voluto il Concilio di Nicea del 325 per stabilire la formula del Credo sull’esatto equilibrio teologico tra il Padre il Figlio e lo Spirito Santo. Dio e Cesare fanno parte entrambi della realtà dell’uomo. Anche la Costituzione della Repubblica italiana registra la coesistenza della sfera spirituale e della sfera temporale. Non mancano interferenze reciproche tra le due sfere. Un tempo il Papa e l’Imperatore lottavano per travalicare la sfera di competenza altrui. Oggi vi è semmai il timore che in Occidente il mondo religioso e quello delle istituzioni cosiddette laiche siano in ritirata, finiscano con l’abdicare al proprio ruolo. Così come vi è una tendenza diffusa ad un nuovo nichilismo che intende azzerare tanto i valori spirituali e religiosi che i principi fissati nella Costituzione repubblicana in nome di una visione sostanzialmente atea. Ecco, proprio per contrastare la tendenza al nichilismo che porta all’autodistruzione dell’Occidente serve una forte alleanza tra valori religiosi e istituzioni. Anche autorevoli laici hanno parlato di radici cristiane dell’Occidente.
Quali sono i punti salienti del programma della Lista guidata da Sgarbi e soprattutto del tuo programma?
In realtà Sgarbi è stato molto sincero nel definire il suo Nome “una garanzia”, aldilà di un programma o dei sanremesi ‘Fiumi di Parole’. “Le programme c’est moi!”. In fondo ha ragione. Conoscendo la persona Vittorio Sgarbi, già tutti indovinano i suoi programmi. Il mio specifico programma è in continua evoluzione perchè non nascondo che mi rapporto molto con i cittadini sollecitando suggerimenti, proposte, pareri, confronti, necessità. Ovviamente va rivista l’organizzazione del Turismo chiudendo con le illegalità che ci hanno soffocato per più di 10 anni. A cominciare dai concorsi per i patentini di guide turistiche. Nel Lazio l’ultimo concorso risale a più di 10 anni fa al tempo delle gestioni provinciali. Dopo di ché tutto è stato bloccato costringendo professionisti del settore ad iscriversi a corsi costosissimi nei paesi dell’est, sostenendo esami altrettanto costosi, fino al raggiungimento del tanto ambito documento. Un po’ come si fa per le dentiere. Si parla di cifre che superano i 4000€. Altro elemento importante è inserire nel circuito turistico, col dovuto rispetto ed eventuale contingentamento, molte riserve naturali e zone di interesse paesaggistico e sentieristico. Nei dintorni di Roma e nel Lazio ne abbiamo alcune centinaia.
Molti di questi parchi sono abbandonati a se stessi e sono privi di cartelli con indicazioni sentieristiche e di manutenzione. E’ un vero peccato se si pensa che la pulizia (talvolta in maniera sporadica) debba essere svolta da Associazioni che non ricevono contributi o finanziamenti.
Mi batto molto per coinvolgere i bambini e i giovani in attività di studio e di ‘escursionismo dolce’ inserite nel programma scolastico che consenta la conoscenza della fauna e della flora locali, dei siti naturalistici storici ed archeologici del nostro territorio, con un approccio aperto all’esperienza diretta, ‘in situ’, per apprezzare la ricchezza della varietà delle popolazioni italiche e l’apporto delle popolazioni cosiddette barbariche alla civiltà romana, al fine socratico di conoscere meglio noi stessi.
Qual è il primo atto che compirai come consigliera regionale nel caso fossi eletta?
Ringrazio per questa certezza che cercherò di conquistare sul campo. L’obiettivo è di restituire l’onore e la dignità alla Regione Lazio troppo stesso vilipesi da politiche con zero trasparenza. Basta ricordare lo scandalo delle mascherine pagate dalla Regione e mai arrivate o quello della cosiddetta concorsopoli di Allumiere dove il gratta e vinci il posto di lavoro fisso se lo sono aggiudicati i soliti noti, amici e parenti dei politicanti, anche per il voto di una scellerata delibera regionale condivisa dalla Lady dei Beni Culturali appena promossa in Parlamento. Ad ogni modo il mio primo atto sarà quello di presentare, come previsto dalla Costituzione e dallo Statuto regionale, una proposta di legge regionale di promozione della revisione costituzione dell’art. 12 della Costituzione, in verità con un semplice ritocco: tricolore sì, ma quello della Marina, con gli stemmi cristiani delle 4 gloriose Repubbliche marinare. Altro che Ateismo di Stato! Altro che Autonomia-Anarchia! L’autonomia deve fondarsi sull’uguaglianza dei diritti fondamentali delle creature, e ci metto anche quelle non umane. Deve fondarsi sulle comuni radici cristiane. Altrimenti l’Italia con le sue Regioni, così come l’Europa, torneranno ad essere mere espressioni geografiche.
Ugo Loiero