Intervento del governo sui dehors, Confcommercio: “Ora soluzioni anche a Viterbo”

Esonero di autorizzazione paesaggistica fino al 31 dicembre 2023

VITERBO – FIPE-Confcommercio esprime soddisfazione e apprezzamento per l’approvazione nelle Commissioni Affari Costituzionali (1^) e Bilancio del Senato (5^) dell’emendamento proposto dal Governo al DL Milleproroghe, che prevede l’esonero dall’autorizzazione paesaggistica e culturale fino al 31 dicembre 2023 per i dehors. Da sempre la Federazione si è espressa a favore di un nuovo approccio di valorizzazione degli spazi pubblici.
Sin dalle fasi inziali dell’emergenza pandemica, infatti, FIPE ha lavorato per promuovere un nuovo modo di pensare i dehors, favorendo un cambiamento di paradigma da pura occupazione del suolo pubblico a una vera e propria riprogettazione urbana. Un ribaltamento dell’approccio che deriva anche dalle conseguenze del Covid-19, che ha profondamente cambiato la struttura dell’offerta dei pubblici esercizi: gli spazi esterni non sono un’appendice dell’attività, ma un modo nuovo di vivere la convivialità.
Questa ulteriore dilazione sarà utile per avviare un dialogo tra associazioni di categoria ed istituzioni anche a Viterbo”, afferma il Vicepresidente di FIPE-Confcommercio Lazio Nord, Marco Bevilacqua. “La presenza nelle piazze e nelle strade di persone che consumano esternamente, rendendo viva la città, è stata ed è fortunatamente ancora una delle cose migliori che abbiamo ereditato dal disgraziato periodo della pandemia. Ristoranti, pub e bar sono punti di presidio di socialità, ma anche di legalità, al servizio della città. Nel centro storico in particolare c’è poi da riconsiderare il regolamento dell’ornato e dell’arredo urbano poco chiaro e non adeguato a rendere la città attrattiva per cittadini, turisti e attività imprenditoriali. E’ il momento di mettersi al lavoro per rendere queste novità concrete e strutturali. Auspichiamo che il Governo insieme alle Amministrazioni e alle Soprintendenze siano al nostro fianco per consentire una nuova progettazione dello spazio pubblico che tenga conto del diritto delle imprese di lavorare, di quello ei cittadini di godere di spazi urbani di qualità e quello dei residenti di vivere in aree ordinate e fruibili”.