L’ospedale San Giacomo non andava chiuso: la Cassazione dà torto alla Regione Lazio

Altra beffa per il “politico palazzinaro” (vedi grattacielo ed altro) Nicola Zingaretti

ROMA – Le Sezioni Unite Civili della Cassazione danno torto all’ex presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti: è illegittima la chiusura dell’Ospedale San Giacomo a Roma decretata 15 anni fa dalla Giunta Marrazzo.

Ma potrà riaprire come struttura sanitaria per rispettare dopo 480 anni le ultime volontà del cardinale Salviati?

Al momento nessuno lo sa. Dovrà deciderlo dopo la grande vittoria elettorale di ieri la nuova Giunta regionale di centrodestra guidata da Francesco Rocca.

La chiusura dell’Ospedale San Giacomo in via Canova nel pieno centro di Roma (siamo a pochi passi da piazza del Popolo, dall’Augusteo e dall’Ara Pacis) è stata definitivamente annullata dalle sezioni unite civili della Cassazione, presiedute da Antonio Manna. I supremi giudici hanno così confermato il verdetto emesso un anno fa dal Consiglio di Stato che aveva accolto il ricorso della signora Maria Oliva Salviati, in proprio e nella qualità di erede del Cardinal Antonio Maria Salviati che 430 anni fa aveva donato alla città di Roma il grande complesso immobiliare con il vincolo di destinazione d’uso esclusivo di ospedale per la cura dei malati.

san giacomo

La chiusura della struttura sanitaria era stata decisa nel 2008 dalla Giunta Regionale guidata da Piero Marrazzo. Ne era nato un lungo contenzioso amministrativo perché la signora Salviati, assistita dall’avvocato Isabella Maria Stoppani, aveva chiesto il pieno rispetto delle ultime volontà del proprio avo cardinale Salviati che nel 1593 aveva espressamente vincolato l’edificio ad ospedale con una donazione modale in favore della Confraternita di san Giacomo degli Incurabili ed al Collegio Salviati.

Il TAR del Lazio respinse il ricorso contro la chiusura dell’ospedale, ma il 7 aprile 2021 questa decisione fu ribaltata dalla terza sezione del Consiglio di Stato, presieduta da Michele Corradino, che accolse il ricorso della signora Salviati. La vicenda sembrava finita, ma la Giunta guidata dall’ex presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti (Pd) decise di impugnare
quest’ultimo verdetto in Cassazione che con un’articolate ordinnza n. 4386 del 13 febbraio 2023, redatta dal consigliere Lucio Napolitano, ha dato torto a Zingaretti e ha deciso che la chiusura dell’Ospedale San Giacomo è illegittima.

Ma ora che succederà?

Di certo la politica dovrà di nuovo occuparsene anche per rispettare quanto ormai stabilito dalla magistratura. Sarà certamente uno dei primi compiti del nuovo Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, ex presidente della Croce Rossa.

Infatti, la Regione Lazio nel novembre 2018 ha venduto il complesso, valutato 61 milioni di euro, al fondo immobiliare “I3-Regione Lazio, con corresponsione di 17.848.300 euro di Invimit Sgr alla Regione. Per essere previdente, e tutelarsi anche da una eventuale sconfitta giudiziaria, l’ente allora guidato da Nicola Zingaretti aveva deciso di inserire una clausola nel contratto di vendita, con cui “si accantonavano sia le quote che i proventi devoluti in favore della Regione così da poter ottemperare, senza aggravio di oneri sulle finanze regionali, alla restituzione del prezzo di vendita in caso di evizione”. Insomma, i vertici regionali si erano cautelati contro eventuali pronunce negative della Suprema Corte. Non si può quindi escludere una prossima riapertura dell’ospedale San Giacomo anche per rispettare il testamento di 430 anni fa del cardinale Salviati.

 

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