SANT’ANGELO – Ormai la sua fama cresce di giorno in giorno e, con essa, i visitatori che, ogni giorno, si riversano in questo piccolissimo paese della Tuscia: Sant’Angelo o, come ormai è più comunemente conosciuto, il Paese delle Fiabe.
Era il l 27 novembre 2017 quando i due fratelli Gianluca e Paola Chiovelli dell’associazione culturale ACAS Murales ebbero l’idea di dipingere la facciata di una casa con immagini tratte dalle favole.
Nacque allora Alice nel paese delle meraviglie con Bianconiglio e il suo immancabile orologio da taschino. Tanti altri murales si susseguirono: Charlie e la fabbrica di cioccolato, Mary Poppins, Peter Pan, Il gatto con gli stivali, La bella e la Bestia e Pocahontas: l’obiettivo è arrivare a 100 entro il 2023.
Il piccolo paese, con duecento abitanti o poco più, ha iniziato lentamente a riprendere vita e ad oggi sono tantissimi i turisti che affollano le viuzze del borgo.
Nemmeno Salvini ha potuto resistere al fascino di Sant’Angelo, tanto da citarlo come esempio di marketing territoriale in un suo recente post.
“Ridare vita ad un paese attraverso l’arte e l’inventiva, bellissima iniziativa.
Queste meraviglie rappresentano la ricchezza e l’unicità dell’Italia: proteggerle e valorizzarle è una nostra priorità, evitando di stravolgerle nel nome di qualche norma assurda, come vorrebbe forse qualcuno.”