Pace fiscale: come si sono comportati i comuni della Tuscia?

di Cristina Volpe Rinonapoli

VITERBO – Con la manovra finanziaria 2023 del Governo Meloni, attraverso la legge numero 197 del 29 dicembre 2022, è stata introdotta la “pace fiscale” ovvero, lo stralcio delle cartelle esattoriali e tributi locali per tutti i cittadini che hanno sanzioni o imposte arretrate, fino a mille euro, relativamente alle annualità che vanno dal 2000 al 2015.

La discrezionalità, però se usufruire di questa agevolazione, è stata lasciata ai singoli comuni.

E nella Tuscia è stata applicata?

Abbiamo chiesto a qualche sindaco: “Assolutamente si ho aderito sia per andare incontro a famiglie in difficoltà, sia perché con somme così basse -paradossalmente- sarebbe stato quasi più oneroso andare a recuperare quei crediti, inoltre quando parliamo di queste entrate si rischia di non avere chiarezza nel bilancio, perché non per caso ricadono sotto la voce di “crediti di indubbia esigibilità” nel senso che chi non ha pagato 100 euro da anni non lo farà di sicuro ora, però sono crediti che entrano in bilancio anche se non possono essere spesi. Con questa pace fiscale, sicuramente a livello amministrativo, si snellisce la pratica e non solo! si ha un bilancio più chiaro. Penso che la mossa del Governo sia stata anche a livello di strategia economica giustissima, per questo ho aderito” ed è quello che ci dice il sindaco di Tuscania Fabio Bartolacci
“Erano indicazioni dello Stato e le abbiamo seguite, poi in un momento di tale difficoltà economica, sono sicuramente somme, sotto i 1000 euro, che andavano a gravare su situazioni familiari già in difficoltà, quindi come politica noi andiamo comunque incontro alle esigenze delle persone” ed è il sindaco di Canino Giuseppe Cesetti a dichiararlo.

Quindi la Tuscia è in pace e tutti vissero felici e contenti?

Purtroppo no, perché sul litorale le amministrazioni di Tarquinia e Montalto anche se a larga maggioranza dei componenti Lega/Fratelli D’Italia, quindi del Governo di Roma, sono in controtendenza proprio con le stesse indicazioni governative infatti hanno deciso di non ricorrere alle agevolazioni finanziarie statali. Nei due comuni il no è arrivato con un atto di consiglio comunale il 30 gennaio scorso.

Mentre per Tarquinia l’importo dell’eventuale pace fiscale non si desume dalla delibera di Consiglio comunale, irrisoria è la cifra di 17mila euro che entrerà nelle casse dell’amministrazione montaltese, così come spiegato dalla sindaca Socciarelli nel video del Consiglio, che potrete trovare in modo integrale sul canale YouTube dell’Ente.

Peccato perché per i singoli cittadini in difficoltà economica dopo la crisi pandemica e lavorativa poteva non solo fare la differenza ma essere un ‘iniezione di buona fiducia nei confronti delle istituzioni.

Ad ogni modo nessuna irregolarità perché la discrezionalità nell’applicare o no la pace fiscale era prevista. Sicuramente non si sarebbe andato ad agevolare alcun evasore, visto l’impianto della legge solo sotto i 1000 euro.