Civitavecchia Porto – Musolino: ”In due anni 300 milioni di investimenti”

ADSP – Il presidente Musolino commenti i dati dei traffici 2022, soddisfatto anche per le merci. Tanti i cantieri già aperti. Si accelera per l’apertura a sud e il prolungamento dell’antemurale

CIVITAVECCHIA – «Questo porto sta dimostrando capacità e grande reattività». Lo ha sottolineato il presidente dell’Adsp Pino Musolino, nell’ultima puntata di “Network” sul canale Youtube di Civonline, commentando il bilancio 2022 dei traffici.

Dati che evidenziano una crescita nei settori principali, confermando come l’opera di diversificazione stia dando i suoi risultati. «Abbiamo neutralizzato i dati negativi del covid – ha sottolineato il presidente – andando in crescita rispetto agli anni pre-pandemia».

Il dato sulle merci è positivo, sono arrivati più contenitori pieni rispetto ai vuoti, e questo significa più merce. «In cifra assoluta siamo ancora lontani dal pieno potenziale – ha spiegato Musolino – abbiamo però iniziato i lavori dell’ultimo miglio ferroviario e quindi fornendo i binari direttamente in banchina, (contenitori, traghetti, agroalimentare e banchina 24), oltre al nuovo fascio binari nella zona di manovra portuale, aumenteremo la competitività lato terra e quindi avremo più opportunità per arrivare ad una maggiore performance anche per i contenitori. Restano da colmare delle criticità nel retroporto e dei limiti infrastrutturali, rappresentanti dal completamento della Civitavecchia Orte, ad esempio, e dalla Roma Latina».

Per il retroporto il presidente ha fatto riferimento al lavoro avviato con il Comune, perché molte aree non hanno una corretta destinazione d’uso: occorre quindi colmare questo gap per rendere più attrattiva l’area portuale, a 360 gradi. Un esempio virtuoso, in questo senso, è dato dalla Cfft e dal suo interporto, oggi pieno e in grado di rispondere al meglio alle richieste del mercato. «Il nostro potenziale è importante – ha aggiunto Musolino – tra collegamenti che stiamo costruendo ed infrastrutture che stiamo completando si può fare molto. I soldi ci sono, molte infrastrutture sono già finanziate: non abbiamo più scuse. Noi stiamo facendo la nostra parte. Siamo già operativi con l’ultimo miglio. In questo mese chiudiamo la prima parte delle gare per l’apertura a sud del porto, intervento da 66 milioni , e per il prolungamento dell’antemurale da 100 milioni. Altri 40 milioni sono destinati al primo lotto di opere messe a gara per il cold ironing: qui siamo in dirittura con l’arrivo della progettazione della fattibilità tecnico economica».

In poco meno di due anni, insomma, «l’Adsp ha messo in campo oltre 300milioni di investimenti reali, con metà già a cantiere aperto». Senza dimenticare la Darsena Mare Nostrum, ad oggi non finanziata e solo in fase progettuale. «Non l’abbiamo dimenticata – ha concluso Musolino – stiamo cercando di costruire un percorso anche a livello statale. Magari già dalla prossima Finanziaria potremmo cercare di ottenere un qualche investimento pubblico in più, in virtù del fatto che l’espansione del porto può servire all’interesse nazionale».