CIVITAVECCHIA – Lo avevano promesso, avevano lanciato anche un ultimatum, avevano più volte descritto i punti dolenti in seno alla municipalizzata, chiedendo un incontro ai vertici di Csp e al Comune, come socio unico, proprio per affrontare le criticità.
L’unico incontro quello sul servizio Aec, nel quale viene comunicato che la bozza di contrattazione è stata annullata ed il servizio è passato dalla Pubblica Istruzione ai Servizi Sociali del Comune: dunque si deve ricominciare tutto da capo.
E così l’Usb, su mandato dei lavoratori, hanno organizzato un’assemblea pubblica, dalle 10.30 alle 13.30 di mercoledì 1 marzo a piazzale del Pincio, aperta a tutti, lavoratori, lavoratrici e cittadini che vorranno partecipare.
“Motivi dell’assemblea – spiegano dal sindacato – i troppi problemi dei servizi interni a Csp, ambiente, trasporti e assistenti educatrici culturali AEC, che non vengono discussi con la nostra organizzazione sindacale da molti mesi: nemmeno lo stato di agitazione ha smosso l’azienda tantomeno il Comune pertanto in mancanza di immediata convocazione sarà proposto lo sciopero generale di tutti i servizi della municipalizzata”.
Usb contesta anche le trattative separate proposte dagli altri sindacati, chiedendosi se queste siano concordate con gli stessi lavoratori o meno. Ed evidenzia quelli che sono i problemi, e che verranno discussi in assemblea, di ogni singolo settore. Per il servizio Aec, ad esempio, si chiede la “continuità lavorativa dopo i centri estivi in modo da diventare – spiegano dal sindacato – rapporto annuale completo e non solo scolastico. Con scuole chiuse per motivi straordinari e dipendenti da fattori esterni giornata da pagare e organizzazione di corsi formazione se scuole chiuse, senza perdere le ore con supporto anche domiciliare. Modalità sostituzione in assenza di un utente e rapporto assistente/bambini, modalità spostamento tra i vari plessi, richiesta pasto a mensa, per chi fa tempo pieno e supera le 6,40 ore per il quale è previsto da contratto il pasto”. Per il settore trasporti viene auspicato un confronto sulle nuove e vecchie linee, una corretta organizzazione delle turnazioni e conseguente equa ripartizione, una discussione sulla situazioni di pericolo e di sicurezza per la circolazione, affrontando le problematiche inerenti linee senza possibilità di uso servizi igienici. Per il settore ambiente “l’adeguamento zone per la distribuzione dei carichi di lavoro – hanno aggiunto – la modalità di lavoro da inserire nell’aggiornamento documento di valutazione rischi, i servizi igienici adeguati. Infine nei confronti dell’Azienda si chiede un piano industriale aggiornato, pianta organica aggiornata ad oggi, situazione dei livelli e mansioni interni con tutti i nuovi inquadramenti avvenuti, resoconto degli straordinari e incentivi per squadre operative – hanno concluso – situazione interinali e loro collocazione”.