ROMA – Il Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, si recherà giovedì 2 marzo, alle ore 11.00, presso la Corte d’Appello di Roma, in via Varisco 3-5, per la proclamazione. La cerimonia è chiusa alla stampa. A seguire avrà luogo l’insediamento nella sede della Regione Lazio di via Cristoforo Colombo, a partire dalle ore 12.00, con successiva conferenza stampa in sala Tevere.
Intanto la Lega spinge per avere due assessorati, oltre alla presidenza dell’Aula, anche per dare spazio (insieme a Pasquale Ciacciarelli, rimasto fuori nonostante gli oltre 15mila voti presi nel collegio di Frosinone) anche a Tony Bruognolo, segretario del partito nella Città Metropolitana di Roma, e primo dei non eletti nella ex Provincia della Capitale.
Tuttavia, è probabile che se il partito di Salvini ottenesse due assessori uno di questi dovrà essere donna: in questo senso circola il nome dell’eurodeputata Cinzia Bonfrisco, che nel 2024 vedrà scaduto il suo mandato.
Anche Forza Italia dovrà dare presumibilmente il suo contributo per raggiungere l’obiettivo delle 4 “quote rosa” in Giunta, per ora ciò che sembra certo è che per gli azzurri entrerà nell’esecutivo uno tra l’ex consigliere Giuseppe Simeone e il neo eletto Cosmo Mitrano (entrambi provenienti dalla provincia di Latina, feudo del coordinatore regionale Claudio Fazzone).
Il resto sarà tutto in mano a Fratelli d’Italia. La sanità dovrebbe tenerla Rocca almeno nella fase iniziale, anche se iniziano a montare le voci di un ripensamento, mentre per gli altri posti i nomi più ricorrenti sono quelli di Roberta Angelilli, Massimiliano Maselli, Fabrizio Ghera, Giancarlo Righini (che balla tra il Bilancio, l’Agricoltura e il Pnrr) e Laura Corrotti. Ma occhio perché oltre alle quote rosa Rocca dovrà stare attento anche alla rappresentanza di tutti i territori. Che non è un obbligo di legge ma aiuta a non crearsi subito problemi.