APRILIA – Un uomo solo al potere ad Aprilia da 13 anni… prima tre anni quale facente funzione da vice sindaco a causa della prematura scomparsa del sindaco D’Alessio. Poi 10 anni da sindaco e i risultati si vedono tutti. La città è allo sbando. Al centro di polemiche e scandali.
Il sindaco “quasi uscente” Terra, bisogna ricordarlo, è stato 10 anni potente ed incontrastato assessore all’urbanistica. Praticamente sono oltre 20 anni che vive e porta a casa uno stipendio grazie alla politica. La sua. La pacchia però è finita e peggio ancora, con il cambio di guida alla regione Lazio la sua capriola verso il “quasi” partito unico Calenda-Renzi appare l’ultimo estremo tentativo di trovare per qualche altro anno uno stipendiuccio politico.
A due mesi dalle elezioni amministrative e finendo il suo percorso da sindaco (non è più candidabile) ha pensato bene di trovare una sua emanazione politica nel nome di Luana Caporaso. Per carità, bravissima persona ma un po’ troppo coinvolta con questa particolare personaggio che domina sulla città pontina da oltre quattro lustri.
L’idea geniale gli è venuta perché non avendo più santi in paradiso (cioè in regione) deve cercare di galleggiare e per questo ha individuato nell’attuale vice sindaco e assessore ai lavori pubblici decidendo da solo il proprio successore grazie al colpevole silenzio di chi, sulla carta, continua ancora a sostenerlo (o quel poco che ancora resta).
Terra è uno col pelo sullo stomaco. Lo ha dimostrando “sotterrando”, nel corso degli anni, tutti quelli che lo hanno sostenuto e appoggiato.
Socialista di primo ordine (dicono di lui), è stato capace di attraversare le fasi della storia politica degli ultimi 30 anni con un trasformismo degno del più abile camaleonte.
Per lui essere socialista, forza italiota, zingarettiano o calendiano di ispirazione renziana è come alzarsi la mattina dal letto e prendere il caffè. Routine. Deve solo decidere se prenderlo più dolce o amaro ma di certo non lo offre a nessuno. Al massimo, nel senso strettamente politico, alla “Pisciotta”. Ha fatto fuori via via tutti i diretti competitor ma adesso la coperta inizia ad essere davvero corta.
Del resto il suo modo di agire machiavellico è fin troppo semplice tanto da far suo “Il Principe” anche se è meglio immaginarlo come un re di borgata.
Un uomo solo al comando. Nessun successore. Nessun giovane emergente. Terra, solamente terra. Niente fiumi, laghi o cielo. Terra. Punto!
Molti attendevano una sua discesa in campo alle scorse elezioni regionali. Servivano i voti e lui era ben consapevole di non averne ha più. Ha preferito rimanere dietro le quinte ma ha preso male le misure. E’ rimasto fuori dal teatro. Lui pensa di gestire il potere ancora per un po’ ma ad Aprilia devono fare una scelta precisa visto che il vento è cambiato e soffia forte…